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Il CAI sul "No" alla pista da bob di Cortina: "Una scelta di buon senso"

di Redazione

Con una breve nota il Club Alpino Italiano (CAI) esprime la sua soddisfazione al “No” da parte del governo alla costruzione della pista da bob di Cortina, sottolineando la necessità di monitorare costantemente le infrastrutture legate all’evento olimpico.

Dopo il “No” definitivo del governo alla costruzione della pista da bob di Cortina, per i Giochi Olimpici invernali 2026, si sono alzate molte voci a commento della notizia. In particolare gioiscono le associazioni di stampo ambientalistico, che in questi ultimi mesi (ma anche prima) hanno speso parole e organizzato eventi per esprimere il loro dissenso all’opera, valutandola non solo come uno spreco di denaro, ma anche come un’opera potenzialmente inutile e dall’alto impatto ambientale.

A tal proposito il Club Alpino Italiano (CAI) ha espresso la sua soddisfazione per lo stop definitivo alla costruzione della pista da bob a Cortina, in occasione dei Giochi Olimpici Invernali Milano – Cortina 2026. “Non realizzare la pista da bob a Cortina, ci sembra una presa di posizione di buon senso che ci consente di guardare con ottimismo al futuro”, ha affermato il Presidente generale Antonio Montani. “Siamo fermamente convinti che per realizzare un evento olimpico veramente sostenibile, il percorso sia ancora lungo e complesso. La nostra associazione continuerà ad impegnarsi in tutte le sedi opportune per portare il proprio contributo a difesa dell’ambiente e del corretto sviluppo della montagna”, continua Montani.

Il CAI sottolinea inoltre la necessità di monitorare costantemente le infrastrutture legate all’evento olimpico. “La sostenibilità non è solo un obiettivo, ma un imperativo, specialmente per manifestazioni di portata internazionale come le Olimpiadi. Continueremo a vigilare affinché questo criterio sia sempre al centro delle decisioni” ha spiegato Mario Vaccarella, Delegato al coordinamento delle attività ambientali del CAI.