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Crediti: Hasmik Ghazaryan Olson

La sostenibilità ambientale: 8 italiani su 10 sensibili al tema.

Da un’indagine per il centro studi WWF Italia, per più del 50% degli italiani intervistati la sostenibilità e la tutela del territorio contro il cambiamento climatico sono fondamentali per il benessere umano.

Dal lavoro di indagine realizzato da EMG del centro studi WWF Italia sulla sensibilità degli italiani rispetto alla sostenibilità e ai temi ambientali emerge, in linea con l’aumento che si registra a livello internazionale che anche in Italia stia crescendo sempre più l’interesse a capirci qualcosa in più. Il sondaggio si è basato su un campione di 1000 italiani di età compresa tra 18 e 70 anni in cui si è indagata la conoscenza delle aree protette e dell’azioni proposte a livello nazionale. Il 50% degli intervistati ritiene che non a livello governativo non si sia facendo abbastanza quasi e il 75% vorrebbe più risorse da destinare alla tutale della natura e delle aree marine protette.

Inoltre, un’indagine condotta dal CENSIS ha mostrato che il 77% degli italiani ritiene che la sostenibilità ambientale sia importante o molto importante. La maggior consapevolezza della ricaduta delle proprie scelte sul pianeta porta il 78% degli intervistati a dichiarare di essere disposto anche pagare di più per i prodotti che rispettano l’ambiente.

La sostenibilità ambientale in Italia: siamo in nona posizione tra i 29 paesi europei

Diversi enti pubblici e privati analizzano da decenni l’andamento dell’Italia rispetto ai temi della sostenibilità ambientale. In particolare, è stato definito un indice di sostenibilità che va a quantificare gli sforzi dei paesi sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale. Dal secondo rapporto di Cerved (ente di gestione e raccolta dati che ha definito l’Indice di Sostenibilità Ambientale (ISA) grazie a un modello di elaborazione dati che interconnette dati pubblici e privati) l’Italia risulta al nono posto (con un indice di 101.19) e in generale poco al sotto della media Europea e superiore a quello del Regno Unito. Infatti, emerge dall’analisi più bassi i livelli di inquinamento, con emissioni di gas serra inferiori alla media UE e in netto calo negli ultimi anni. Ottimi risultati riguardo ai consumi energetici, in linea con la media europea con quasi un quinto dei consumi di energia proveniente da fonti rinnovabili.

Tuttavia, questo non significa che l’Italia non stia attraversando una crisi ambientale. Infatti, il rapporto del Network delle Agenzie Ambientali Europee (EEA), ha evidenziato che l’Italia ha ancora molte sfide da affrontare per ridurre l’impatto negativo sull’ambiente, in particolare nel settore dei trasporti e nella gestione dei rifiuti. La situazione dei trasporti è un problema comune a molti paesi, ma in Italia, la diffusa dipendenza dall’uso dell’automobile, insieme alla mancanza di investimenti nell’infrastruttura per i mezzi di trasporto pubblico, rende difficile la transizione verso un modello di trasporto più sostenibile e l’effettivo abbassamento del livello di inquinanti che comunque rimane uno delle principali cause che concorrono all’aumento del numero di morti e incremento di malattia cardiorespiratorie.

Sugli obiettivi dell’Agenda 2030 a che punto siamo?

La gestione dei rifiuti è un’altra area in cui l’Italia deve ancora migliorare. Nonostante siano stati compiuti progressi nella raccolta differenziata, il problema delle discariche illegali rimane un serio problema, soprattutto al Sud. La transizione verso un modello di economia circolare potrebbe rappresentare una soluzione per affrontare la questione dei rifiuti, ma richiede un cambio di paradigma nella gestione delle risorse.

In generale per quanto riguarda gli obiettivi dell’Agenda 2030, l’Italia si è impegnata a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU entro il 2030. Sebbene dal secondo il rapporto di valutazione nazionale all’anno 2022 sullo stato di avanzamento degli obiettivi il quadro sia piuttosto positivo (quasi il 50% delle misure sono in miglioramento) l’Italia ha ancora molte sfide da affrontare. Ad esempio, si riscontrano risultati non soddisfacenti, nella protezione della biodiversità e nella lotta contro la povertà.

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