Crediti immagine: Matteo Della Bordella

Pilastro est dell’Ogre, svelato l’obiettivo della spedizione di Della Bordella, Cazzanelli, Schüpbach e Welfringer

Partiti lo scorso 20 giugno Matteo Della Bordella, François Cazzanelli, Silvan Schüpbach e Symon Welfringer hanno da poco deciso di rendere noto l’obiettivo della loro spedizione: l’inviolato pilastro est dell’Ogre!

Hanno deciso di cimentarsi con l’inviolato pilastro est dell’Ogre Matteo Della Bordella, François Cazzanelli, Symon Welfringer e Silvan Schüpbach. Dopo essere partiti lo scorso 20 giugno con l’obiettivo di tentare una salita al poco frequentato Settemila pakistano si sono prima dedicati alla fase di acclimatazione, indispensabile per abituare il corpo alla quota, quindi si sono decisi per un tentativo all’inviolato pilastro est.
Pochi giorni di cammino sono stati sufficienti ai quattro alpinisti per raggiungere il campo base dell’Ogre, poco oltre i 4000 metri di quota. Qui sono iniziate lunghe attese e calcoli precisi per capire quando poter iniziare a esplorare la montagna alla ricerca della miglior via di salita. Nonostante il meteo inclemente che ha regalato ai ragazzi continue precipitazioni, sono riusciti a ritagliarsi lo spazio per salire in quota e compiere le prime rotazioni necessarie ad acclimatare il corpo. Una delle ultime rotazioni, compiuta lo scorso 24 giugno, ha anche significato per Matteo un compleanno speciale: “Mi sono svegliato con un’alba strepitosa a 6000 metri di quota e una vista incredibile sull’Ogre. Poi, al nostro ritorno al campo base, i cuochi mi hanno sorpreso con una torta speciale per festeggiare” il commento di Matteo Della Bordella.
Dopo, sono iniziati lunghi giorni di attesa, tra pioggia e forti nevicate, fino a intravedere una possibile finestra, che i 4 non si sono fatti scappare.

Crediti immagine: Matteo Della Bordella

L’inviolato pilastro est

Pronti ad affrontare una salita a oltre settemila metri, i 4 hanno deciso di fare un tentativo all’inviolato pilastro est.
Tentato in passato da numerose spedizioni, il pilastro est dell’Ogre rappresenta una delle grandi sfide ancora aperte del Karakorum. Circa una ventina di cordate hanno tentato di scalare questa linea magnetica, spingendosi al massimo fino a 6800 metri di quota. La logica continuazione del pilastro est è la cima est dell’Ogre (ca. 7150 m) anch’essa inviolata. Questo l’obiettivo che si sono prefissati i 4 alpinisti, intenzionati ad aprire una linea “a goccia”, dritta e logica.
Purtroppo il primo tentativo è stato abortito dopo solo pochi passi. “Non c’erano le condizioni e il meteo era veramente brutta” hanno spiegato. “Ci sono temperature altissime, con lo zero termico a 5500 metri. Oggi dovrebbe arrivare a 5900-6000 metri. In più la scorsa notte pioveva mentre sopra i 5500 metri nevicava intensamente”. Meglio rientrare al campo base a godersi una calda tazza di tè.
In fondo l’alpinismo d’esplorazione è un gioco di paziente attesa, una partita a scacchi tra l’ignoto e il proprio desiderio di guardare nuovi orizzonti. “La prossima settimana dovrebbe arrivare una nuova finestra meteo favorevole” è l’ultimo messaggio ricevuto dal campo base, dove i quattro stanno mettendo in campo tutta la loro capacità di attesa. Sono ormai passati più di 20 giorni dalla partenza.

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