Paolo Cognetti, influencer della sostenibilità

In una lunga intervista lo scrittore Paolo Cognetti racconta un volto diverso del suo essere. Non solo i libri e i romanzi, i personaggi dei suoi libri. Ma lui e il suo impegno nella promozione di uno stile di vita più sostenibile.

“Nella montagna trovo non solo un rifugio, ma una fonte d’ispirazione quotidiana”. Lo ha rivelato lo scrittore Paolo Cognetti, rifugiatosi tra le silenziose foreste al confine tra Italia e Francia, in un’intervista concessa al Fatto quotidiano. I suoi romanzi, profondamente intrecciati con la natura, trasformano le zone montuose in un compagno di viaggio essenziale, tanto da divenire il fulcro dei suoi racconti. Questa connessione intima con l’ambiente ha reso lo scrittore particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici, che osserva direttamente nella sua vita quotidiana. Nella sua intervista, Cognetti nota, con preoccupazione, l’innalzamento delle temperature nella sua zona montana, un fenomeno che anni fa sarebbe stato impensabile. Una percezione che lo ha spinto a riflettere sulla necessità di interventi legislativi per affrontare il problema, consapevole del fatto che, senza un’imposizione legale, la tendenza umana è quella di ignorare le questioni ambientali.

Risposte tardive al cambiamento climatico

Cognetti si è espresso con una certa amarezza riguardo alla situazione attuale, sottolineando come, nonostante la crescente consapevolezza, la reazione concreta sia spesso insufficiente o tardiva. La situazione attuale, per lo scrittore, è paragonabile a una sorta di negazione collettiva, dove la realtà viene distorta per adattarsi alle comodità del momento, ignorando le evidenze scientifiche e le urgenze climatiche. Questa tendenza, secondo l’autore di acclamati best seller come Le Otto montagne o Giù nella valle, si riflette anche nelle reazioni di alcuni settori, come quello agricolo, che, pur essendo tra i più colpiti dai cambiamenti climatici, spesso si trovano a protestare contro le misure di mitigazione a causa delle difficoltà economiche che queste possono comportare.

Influencer della sostenibilità

Nonostante la resistenza e l’ostilità che incontra, Cognetti non si considera sconfitto. Al contrario, spiega, vede il suo ruolo come quello di un influencer nel senso più nobile del termine, aspirando a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare comportamenti più sostenibili. Riconosce, tuttavia, che per innescare un cambiamento significativo nella società occidentale, spesso guidata da logiche consumistiche, sarebbe necessario un impegno collettivo su larga scala, ispirato forse dalle stesse dinamiche che animano il mondo della moda e della pubblicità.

Il ruolo delle leggi

La discussione si sposta poi sul ruolo delle leggi e delle normative, che Cognetti considera essenziali per promuovere un cambiamento effettivo. Tuttavia, l’autore osserva con delusione come molte delle misure adottate a livello europeo siano rapidamente diluite o abbandonate, sottolineando un problema di fondo nella volontà politica e nella capacità di attuare politiche ambientali efficaci. La conversazione tocca anche il tema del consumo responsabile, come l’acquisto di prodotti a chilometro zero, evidenziando come le abitudini di consumo siano profondamente radicate e difficili da cambiare senza un incentivo forte o una necessità imposta.

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