Un frame del video pubblicato su Fb da Guillarme Eston Blanc

Monte Bianco: due grosse frane a distanza di poche ore sull’Aigulle du Midi e sull’Aigulle Verte

Due grosse frane, una sull’Aiguille du Midi e l’altra sulla Aiguille Verte, hanno interessato il versante francese del massiccio del Monte Bianco a distanza di poche ore.

Due importanti frane a distanza di poche ore hanno interessato il lato francese del massiccio del Monte Bianco nella giornata del 23 agosto. Parlavamo giusto ieri dell’intenso caldo che sta fondendo il permafrost rendendo instabili e più pericolose le pareti delle montagne a causa di distacchi di roccia (proprio per questa ragione a inizio settimana la Prefettura dell’Alta Savoia ha sconsigliato la salita della via normale francese del Monte Bianco). Da giorni oramai lo zero termico è sopra i 5000 metri e nemmeno di notte le temperature in quota consentono il rigelo.

Crediti immagine: Facebook La Chamoniarde

Una frana sull’Aigulle du Midi

Attorno alle 10.30 del mattino quasi 20.000 metri cubi granito si sono staccati dalla parete nord della Aiguille du Midi generando una grossa nube di polvere che è scesa velocemente nella valle di Chamonix. La frana è avvenuta in una zona dove non c’era nessuno, una vera fortuna considerando che la montagna è tra le Aiguille più frequentate da alpinisti, escursionisti, climber e anche semplici turisti grazie agli impianti che portano in pochi minuti sulle terrazze panoramiche a 3800m da dove si ammirano la vetta del Monte Bianco e la Vallée Blanche in tutta la loro bellezza.

Un secondo crollo dalla Aiguille Verte

Solo poche ore dopo, attorno alle 18.30, un’altra frana di alcune migliaia di metri cubi di roccia ha interessato l’Aiguille Verte. Anche in questo caso nessuna conseguenza se non un grosso polverone che si è visto fin dal fondo valle.
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Le condizioni del massiccio del Monte Bianco

“Negli ultimi giorni si è verificato un aumento dei crolli di roccia in alcune aree (Tutti i settori sono interessati, sebbene maggiormente i versanti W, NW e N tra 3300 e 3800m” scrive Le Chamoniarde, società di prevenzione e soccorso in montagna nella Valle di Chamonix, avvertendo che Anche le aree considerate più stabili sono state colpite: Grands Mulets, Arête des Cosmiques (su entrambi i versanti), versante ovest del Blaitière, couloir du Goûter, Les Courtes, Les Droites, Nant Blanc e Pic Sans Nom versante NW, accesso al Durier dai Dômes de Miage, Rochefort, settore del Dente del Gigante, Aiguille du Tacul, parete ovest dei Drus, parete nord delle Grandes Jorasses (sperone Croz)”.

L’invito è sempre quello di informarsi prima di intraprendere qualsiasi salita, scegliere le proprie attività in alta montagna in base alle condizioni della montagna e non esitare a rinunciare.

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