biodiversità

Crediti: Università di Torino

Fonte immagine: Unito

Le valanghe possono migliorare la biodiversità

Da uno studio pubblicato sul “Journal of Ecology”: le valanghe e il loro effetto sulla biodiversità di popolazioni di uccelli nel paesaggio Alpino.

Come può una valanga avere effetti sulla biodiversità e soprattutto migliorarla?

Grazie allo studio dal titolo “Avalanches create unique habitats for birds in the European Alps” svolto dal Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino , è emerso che una slavina può contribuire a creare habitat unici per gli uccelli e svolgere un ruolo particolare nella conservazione della biodiversità. 

La varietà di specie animali e vegetali di un particolare areale montano sono il risultato di tanti fattori e la loro riduzione su scala globale è principalmente dovuta a distruzione, degradazione e frammentazione degli habitat. Sebbene l’uomo con le sue attività contribuisca in maniera rilevante (ormai conclamata e accertata da numerosi studi) alla riduzione di specie, geni e tratti biologici che costituiscono la biodiversità in alta montagna è anche vero che questa perdita spesso è dovuta a calamità naturali come eruzioni vulcaniche, uragani, incendi e alluvioni.  Questo e tutti i fenomeni naturali che possiamo osservare in un ambiente (pensiamo per esempio a come si trasformano i pendii delle montagne durante il susseguirsi delle stagioni) incidono sulla disponibilità di cibo, acqua e quindi sulle possibili condizioni favorevoli allo sviluppo e sopravvivenza di una particolare specie.

Le valanghe: un fenomeno naturale, ma non solo

È sempre più frequente sentire degli effetti negativi di un fenomeno naturale tipico delle montagne: le valanghe. Un fenomeno quello delle valanghe che non è altro che la conseguenza della rottura dell’equilibrio all’interno del manto nevoso che mette in moto grandi masse di neve o ghiaccio lungo un pendio che rotolano verso la valle. 

Le cause possono essere naturali (sovraccarico nevoso, precipitazioni nevose o piovose e venti) o artificiali ma anche una combinazione di queste. Una valanga trasporta con sé grandi masse di materiale perturbando le dinamiche della foresta montana, svolgendo così un ruolo particolare dal punto di vista ecologico e non solo di minaccia o pericolo per le popolazioni che abitano ai piedi della valle. Una slavina modella i pendii montani, e in funzione della sua intensità e frequenza determina come verrà modificato il paesaggio, le sue caratteristiche e in modo particolare il mantenimento degli habitat per specie animali e vegetali.

Cosa c’entrano le valanghe con la biodiversità di popolazioni di uccelli nelle Alpi?

Risulta infatti che ci sia una relazione molto stretta tra le valanghe e la presenza di specie animali e vegetali nelle zone alpine. Lo studio pubblicato sul “Journal of Ecology” guidato dal Dott. Riccardo Alba si concentra proprio sullo studio dei cambiamenti nell’habitat degli uccelli nelle Alpi europee a seguito di valanghe. Gli autori dello studio hanno esaminato 240 siti di valanghe in due regioni delle Alpi occidentali e hanno confrontato la presenza e l’abbondanza di specie di uccelli in questi siti con quelli presenti in aree vicine non colpite dalle valanghe. Gli autori hanno scoperto che i siti di valanghe creano habitat unici per gli uccelli che non si trovano in altre aree.

In particolare, gli uccelli che nidificano a terra o sui pendii scoscesi sembrano trarre vantaggio dalla creazione di nuovi spazi aperti e dalla maggiore disponibilità di luce solare, che promuove la crescita di piante erbacee e arbustive che forniscono cibo e copertura. Lo studio ha anche evidenziato che la diversità degli uccelli in questi siti di valanghe era maggiore rispetto alle aree circostanti non colpite dalle valanghe. Inoltre, le specie di uccelli che si sono insediate in queste aree sembrano essere meno influenzate dalla presenza umana rispetto ad altre specie, suggerendo che questi habitat potrebbero essere importanti per la conservazione degli uccelli in zone alpine soggette a pressioni antropiche.

E se il clima cambia?

Nonostante sia certo l’impatto del cambiamento climatico sulla riduzione delle precipitazioni nevose e del sempre minor spessore di neve e ghiaccio sulle zone Alpine non è ancora chiaro l’effetto dell’innalzamento della temperatura globale sulle dinamiche delle valanghe. Potrebbero diminuire per via della minor copertura nevosa oppure aumentare per via di primavere sempre più calde. È vero però che dalle possibili perturbazioni di questo fenomeno è correlata la sopravvivenza di tantissime specie di volatili, anche quelle più minacciate, come lo stiaccino o il prispolone uccelli migratori che trovano nelle montagne Alpine riparo e sostentamento.

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