Francia e Italia si uniscono per contrastare il cambiamento climatico

Nel progetto Teamm, transalpini e valdostani si uniscono insieme per dei percorsi di formazione condivisi.

I progetti europei, solitamente pluriennali e stratificati, danno dimostrazione di poter essere agili, ristretti e ben mirati, con un finanziamento contenuto e obiettivi a breve termine.

“La visione dei professionisti della montagna, le loro analisi, esigenze e considerazioni sono essenziali per fornire una voce collettiva alla grande sfida del cambiamento climatico sui territori montani e per l’adattamento negli anni a venire”, è la dichiarazione di Fondazione Montagna Sicura, uno dei due partener del progetto.

L’evoluzione delle professioni montane

“La tematica oggetto di questo progetto è l’evoluzione dei mestieri della montagna in funzione dei cambiamenti climatici”, dichiara Simone Gottardelli, tecnico glaciologo della Fondazione Montagna Sicura. L’associazione di Courmayeur, insieme a l’Afrat, il centro formazione di Autrans, vicino a Grenoble, partecipa al progetto Teamm – Transition écologique et adaptation des métiers de la montagne.

Si tratta di un questionario, in lingua francese, per capire la percezione dei cambiamenti climatici, dedicato a guide alpine, escursionistiche e naturalistiche, maestri di sci e mountain bike e gestori di rifugi.

Il collettivo nasce per comprendere l’impatto del cambiamento climatico sull’evoluzione delle professioni di montagna, particolarmente nelle Regione Rhône-Alpes e in Valle d’Aosta.

Finanziato da Erasmus+, per un complessivo che si aggira sui 60mila euro, il progetto si compone dei due partner sopracitati e, al momento, si trova a metà del percorso.

Superate infatti ricognizione e analisi del territorio transalpino sui due versanti coinvolti, il programma prevede ora una serie di incontri in presenza con le figure di ruolo della montagna e, in seguito, l’impostazione di un piano per percorsi di formazione condivisi.

Una collaborazione decennale tra Francia e Italia

Nonostante questa sia la prima iniziativa sul campo che vede queste realtà spalla a spalla, le due associazioni collaborano ormai da una decina d’anni, specialmente grazie al contenitore flessibile dei progetti Interreg.

“Una bella opportunità che Fondazione Montagna Sicura ha saputo cogliere insieme agli amici francesi; è importante far lavorare i nostri professionisti della montagna insieme ai colleghi francesi” dichiara Davide Sapinet, membro del Consiglio Regionale della Valle d’Aosta e assessore alle opere pubbliche, territorio e ambiente.

La previsione è di portare a termine il progetto a settembre 2023.

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