Escursioni autunnali, qualche consiglio

L’autunno in montagna offre paesaggi colorati e tranquillità, ma richiede un occhio di riguardo per l’orario, l’abbigliamento e la pianificazione per garantire un’esperienza sicura e appagante.

Camminare in autunno ha un notevole fascino: i larici cambiano colore, insieme alle latifoglie, regalando una tavolozza di sfumature spettacolari ai nostri panorami. In più, i sentieri sono meno affollati e le temperature permettono di camminare a quote che in estate, con il caldo, possono diventare meno piacevoli. Bisogna però tener conto di alcuni aspetti a cui fare un po’ d’attenzione, per non ritrovarsi in difficoltà.

Attenzione all’orario

Prima di tutto, le giornate si accorciano. È importante ricordarsene, soprattutto se si parte al pomeriggio: abituati all’estate si potrebbe credere di non avere problemi a rientrare con la luce, per poi ritrovarsi al buio molto prima di quanto pensassimo. È sempre utile portare con sé una torcia frontale (con le pile di ricambio), che anche in caso di imprevisto può aiutarci sulla via del ritorno senza consumare la batteria del cellulare per usare la torcia. La cosa migliore comunque rimane pianificare con più attenzione le escursioni, ed evitare sentieri che non conosciamo se sappiamo già che non riusciremo ad avviarci per tempo. Non è sempre consigliabile però nemmeno partire troppo presto: visto che le temperature sono più basse potrebbe aver senso uscire di casa più tardi rispetto all’estate e camminare nelle ore centrali della giornata. Chiaramente in base all’altitudine e all’esposizione possiamo fare le nostre valutazioni.

L'importanza dell'attrezzatura

Le temperature possono essere ancora piacevoli a bassa quota, ma se saliamo dobbiamo essere attrezzati. Portiamo sempre con noi l’abbigliamento adatto e teniamo presente che, soprattutto al mattino, potremmo trovare brina o anche ghiaccio sui sentieri. È anche possibile ci sia neve in quota, quindi dovremo sempre avere le calzature adatte, impermeabili, traspiranti e con una buona presa, e valutare se il percorso è adatto alle nostre capacità in quella specifica situazione – in caso contrario, meglio rinunciare! Anche umidità e foglie cadute possono rendere i sentieri scivolosi, procediamo con la dovuta attenzione – i bastoncini da trekking possono essere utili. Portiamo sempre con noi cappellino, scaldacollo e guanti, oltre a una giacca a vento impermeabile e una maglia termica e/o un pile o uno strato più pesante da aggiungere quando caleranno le temperature. In autunno basta che il sole rimanga nascosto per un po’ dietro una nuvola per sentire sensibilmente la differenza… Magari non utilizzeremo tutto, ma se non dovessimo portarli e averne bisogno finiremmo per non goderci l’escursione – o addirittura per trovarci in difficoltà. Non copriamoci troppo però se le temperature sono miti, rischiamo di sudare al sole e raffreddarci molto quando passiamo all’ombra – portiamo comunque con noi un cambio. Vestiamo sempre a strati. Oltre all’acqua potrebbe essere molto piacevole avere con sé un thermos con una bevanda calda, non dimentichiamo in ogni caso crema solare e occhiali da sole.

L’importanza della programmazione

Oltre alle questioni di orario, il tempo in montagna è sempre mutevole, e con le escursioni termiche che ci sono in autunno diventa ancora più importante controllare le previsioni meteo per avere un’idea delle temperature ed evitare di ritrovarsi sotto un temporale se è possibile evitarlo. Scegliamo escursioni su versanti esposti a sud per godere del tepore del sole ed evitare il più possibile il ghiaccio, ricordiamo che all’interno dei boschi fa più freddo, mentre se camminiamo sul fondo di una vallata non molto ampia avremo a disposizione meno ore di sole. Se vogliamo fare tappa presso una malga o un rifugio, meglio telefonare e verificare che sia effettivamente aperto: in questa stagione può succedere che alcune strutture siano chiuse, aprano solo nel weekend, o anticipino la chiusura in caso di maltempo o nevicate. Studiamo il percorso e facciamo attenzione ai segnali, se è una zona che non conosciamo bene e c’è poca luce o siamo in mezzo alle nuvole o alla nebbia potremmo perdere l’orientamento.

Essendo una stagione di “passaggio” dovremo essere in parte attrezzati come in estate e in parte come in inverno, ma l’aspetto dei boschi ci ripagherà del peso leggermente superiore dello zaino…

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