- Maggio 8, 2023
- 4:20 pm
Intelligenza artificiale e satelliti NASA, così si calcola quanta CO2 catturano gli alberi in Africa
La mappa, fatta usando dati satellitari e pubblicata sulla rivista Nature Communications, è stata realizzata sotto il coordinamento di Florian Reiner, dell’Università di Copenhagen, per dare un supporto alla gestione delle risorse, aprendo la strada alla realizzazione di un tracciamento degli alberi su scala globale e, così facendo, creare la possibilità di studiare la loro capacità di catturare biossido di carbonio.
Obiettivo dello studio è valutare la quantità di anidride carbonica immagazzinata dagli arbusti al di fuori delle principali foreste del continente.
I satelliti della Nasa sono riusciti a riconoscere e fotografare alberi in fase di crescita, cespugli e piccole piante nelle zone aride dell’Africa.
Il progetto
Una migliore conoscenza degli alberi nelle zone aride africane è essenziale per comprendere il loro ruolo negli ecosistemi, nel ciclo globale dell’anidride carbonica e nel clima in generale. I nuovi dati sono utili per comprendere le caratteristiche degli alberi in relazione alle risorse idriche e ai cambiamenti climatici, nonché i fenomeni legati alla siccità e la loro frequenza.
L’intelligenza artificiale è stata in grado di stimare il numero di foglie su un singolo albero e la quantità di anidride carbonica in esse contenuto. Il territorio preso in causa fa parte dell’Africa settentrionale, in una zona che va dalla costa atlantica al Mar Rosso.
In totale, il programma dell’agenzia spaziale ha trovato circa 9,9 miliardi di alberi nel gigantesco territorio.
A rendere possibile l’impresa sono state 230mila immagini satellitari ad alta risoluzione (fino a 3 metri) e algoritmi di intelligenza artificiale capaci di analizzarne l’enorme quantità di dati.
Il loro uso ha permesso alla Nasa di stabilire il numero reale di alberi presenti sul territorio, per poi capirne il potenziale nello stoccaggio di CO2.
Gli autori della ricerca esprimono forte preoccupazione riguardo l’inferiore numero di alberi rilevati rispetto le previsioni. Secondo le loro stime, per ridurre il contenuto di gas nocivi nell’atmosfera, 1,2 miliardi di ettari di superficie dovranno essere piantati con alberi al più presto.
Aree verdi più diramate
Uno degli elementi più preziosi prodotti dal censimento è stato quello relativo agli alberi al di fuori di ciò che viene definito foreste: piante singole, vegetazione ai margini delle aree coltivate e quella sparpagliata in piccoli gruppi. I dati indicano che queste categorie raggiungono il 30% degli alberi delle aree supervisionate, un numero ben più alto di quanto stimato finora, e che in alcuni paesi – come Libia, Niger a Sudan – arriva a percentuali del 50%. Un numero sorprendentemente elevato di alberi si è scoperto anche in regioni con scarse piogge.
Queste informazioni sono fondamentali per avere stime precise della biomassa complessiva delle varie regioni e nel fornire indicazioni sulla tutela e l’uso sostenibile di questa preziosa risorsa. Il progetto di catalogazione, aggiungono gli stessi autori, potrebbe presto essere esteso anche al resto del pianeta.
Utilità
Grazie alle innovazioni tecnologiche, l’analisi delle capacità degli alberi di conservare CO2 potrebbe assumere un significato globale nella lotta contro i cambiamenti climatici e portare all’attenzione della politica l’importanza di programmi per la riforestazione.
Avere un censimento realmente dettagliato del numero di alberi e la loro distribuzione sul territorio può essere un prezioso strumento per gestire al meglio la tutela del territorio e controllare lo sfruttamento in modo sostenibile, anche se, in questa fase iniziale degli studi, averne un resoconto dettagliato è piuttosto complesso.
Avere un censimento realmente dettagliato del numero di alberi e la loro distribuzione sul territorio può essere un prezioso strumento per gestire al meglio la tutela del territorio e controllare lo sfruttamento in modo sostenibile, anche se, in questa fase iniziale degli studi, averne un resoconto dettagliato è piuttosto complesso.
ULTIME NOTIZIE
Pensato dal regista Fisher Stevens, vede come voce narrante Leonardo Di Caprio, attore che da anni si batte per la tutela e la salvaguardia del Pianeta.
Nel film Di Caprio si trova a discutere con importanti personalità riguardo alla crisi climatica che da anni affligge la nostra Terra. L’attore diventa quindi testimone e voce di un cambiamento che in tanti vogliono, un cambiamento necessario se non vogliamo essere vittime di un disastro ambientale senza pari.
[…] 10 Maggio 2023 0 […]
[…] 10 Maggio 2023 1 […]