- Ottobre 8, 2023
- 11:15 am
Valanga sullo Shisha Pangma: 2 morti e 2 dispersi. Vielmo e Valentini stanno bene
Due valanghe hanno spazzato la via normale dello Shisha Pangma travolgendo quattro alpinisti. Il bilancio è di due morti e due dispersi. Le squadre di soccorso sono in azione per salvare i feriti
Sono due le valanghe che nella giornata di ieri, attorno alle 11.00, hanno travolto a 7800 metri il gruppo di alpinisti che stava tentando la vetta dello Shisha Pangma (8027 metri).
L’alpinista statunitense Anna Gutu e la sua guida Mingmar Sherpa sono stati trovati morti, risultano ancora dispersi Gina Marie Rzucidlo (USA) e Tenjen Lama Sherpa.
Secondo le informazioni che arrivano dal campo base ci sarebbero anche diversi alpinisti feriti, tra cui Kami Rita Sherpa. Nella giornata di oggi le squadra di soccorso, a cui stanno partecipando tutte le agenzie presenti, sono riuscite a portare dai campi alti al campo base tre sherpa feriti, tra cui Mingma G. Sherpa. Soccorritori nepalesi sono in salita fino a campo 3, un altro team di guide tibetane è invece in azione da campo 1, come racconta stamattina l’Himalayan Times. Ogni sforzo sta avvenendo via terra poiché in Tibet non c’è il soccorso con gli elicotteri.
Vielmo e Valentini al sicuro al campo base
Rassicuranti notizie arrivano dalla famiglia di Mario Vielmo, anch’esso impegnato nei giorni scorsi sulla montagna con Sebastiano Valentini.
I due sono al sicuro al campo base dopo aver trascorso alcune notti in quota a campo 1, 6400 metri. “Mario mi riferisce che stamattina (ieri, ndr) sopra i 7mila metri si sentivano soffiare i venti in modo spaventoso; eppure, le previsioni davano solo 15kmh. Sempre dalle previsioni oggi sarebbe stato il giorno con venti più deboli, da domani in poi non si riescono a trovare due giornate di fila senza venti sopra i 40 o 50 kmh e ci sono intere giornate con previsti venti anche a 75 e 95 kmh con temperature percepite di oltre -40 gradi” fa sapere lo staff.
Una situazione che rende complesse e rischiose le condizioni della montagna, soprattutto se nei giorni scorsi è caduta neve fresca.
Le vittime della valanga
Tenjen Lama Sherpa era una guida di grande esperienza. Nei mesi scorsi era all’interno del team di sherpa che ha accompagnato Kristin Harila nei sui record sugli 8000. Questo autunno aveva già scalato Manaslu e Dhaulagiri.
Anna Gutu e Gina Marie Rzucidlo erano grandi rivali per diventare le prime statunitensi a scalare tutti i 14 Ottomila. Per entrambe lo Shisha Pagma sarebbe stata l’ultima montagna della collezione. Solo qualche giorno fa, le due avevano scalato il Cho Oyu.
Una forte competizione che a detta di molti si percepiva al campo base, dove non solo le due donne sono a caccia di record. A testimoniarlo anche Mario Vielmo, che scriveva nei giorni scorsi: “Sono tutti di corsa. C’è una competizione pazzesca. Come è cambiato questo mondo. Non mi piace più“.