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Perché e come gli stambecchi sfidano la gravità sulle montagne

La straordinaria abilità degli stambecchi nel rimanere aggrappati alle vette più ripide sfida le leggi della gravità fisica e affascina gli scienziati di tutto il mondo.

La natura è piena di meraviglie che continuano a stupire e affascinare gli appassionati di scienza e delle montagne. Tra le creature più straordinarie che popolano gli impervi territori alpini, gli stambecchi si distinguono per la loro incredibile abilità nel rimanere saldamente aggrappati alle pareti rocciose, sfidando apparentemente la legge di gravità. Cosa permette a questi magnifici animali di muoversi con tanta agilità in ambienti così ostili e per quale motivo sfidano altezze così importanti? Scopriamo il segreto di questa affascinante specie.

Stambecchi maestri dell’adattamento

Gli stambecchi (Capra Ibex) sono erbivori appartenenti alla famiglia dei bovidi, noti per le maestose corna a spirale che adornano la testa dei maschi. Vivono in aree montane in tutto il mondo, dalle Alpi europee alle montagne rocciose in Nord America.
Passeggiando per le valli valdostane in Italia, per esempio, è facile osservare queste particolari capre selvatiche saltare come abili giocolieri lungo pareti scoscese senza mostrare alcuno sforzo. Gli stambecchi amano i pendii rocciosi, al limite della verticalità, e sono spesso in cerca di nitrato di potassio o salnitro, un sale utile nella loro dieta, che si forma in ambienti umidi e in presenza di carbonati (in rocce carbonatiche o nel cemento). Nonostante le apparenze, non sono creature magiche, ma ciò che li rende veramente speciali è la loro straordinaria capacità di adattarsi a terreni accidentati. Grazie a una speciale attrezzatura tecnica, frutto dell’evoluzione naturale, li osserviamo in perfetto equilibrio su piccole sporgenze senza (quasi) mai cadere.

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Un equilibrio straordinario

La chiave per la sorprendente agilità degli stambecchi risiede nella combinazione di diversi fattori. In primo luogo, le zampe degli stambecchi sono dotate di zoccoli adattabili, che consentono loro di afferrare saldamente le sporgenze rocciose più piccole. Questi zoccoli sono delle perfette scarpette da montagna: unghie rigide e affilate per aggrapparsi e dei cuscinetti antiscivolo come suola. Sono estremamente robusti e si adattano perfettamente ai terreni irregolari, fornendo una presa eccezionale anche su superfici scivolose.
Ma non è tutto: gli stambecchi sono dotati di muscoli molto sviluppati, soprattutto nella parte anteriore del corpo. Questa caratteristica fisica permette di spingere il loro centro di gravità verso il basso, mantenendo un equilibrio perfetto anche sulle superfici più ripide. La combinazione di una muscolatura potente e zoccoli adattabili offre agli stambecchi una trazione straordinaria, permettendo loro di scalare pareti verticali senza alcuna difficoltà.

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Un sistema di sensori integrato

Inoltre, gli stambecchi hanno un sofisticato sistema di sensori che li aiuta a navigare in modo sicuro tra le montagne. I loro occhi sono posizionati lateralmente sulla testa, il che consente all’animale di avere un campo visivo molto ampio. Questa caratteristica è fondamentale per valutare la pendenza del terreno e trovare la migliore traiettoria da seguire durante le loro scalate audaci.
Occhi ben sviluppati e una vista periferica li aiuta anche nell’individuare potenziali pericoli, mentre un senso dell’udito altamente sensibile li avverte di eventuali movimenti nella vegetazione circostante. Inoltre, le loro corna forniscono una sorta di antenna naturale, aiutandoli a rilevare le variazioni nel terreno e a migliorare l’equilibrio.
La ricerca scientifica sulle abilità degli stambecchi è ancora in corso, con numerosi studiosi che si dedicano a svelare tutti i segreti di questa straordinaria specie. L’obiettivo è applicare queste conoscenze nel campo dell’ingegneria e della robotica, cercando di creare dispositivi ispirati alla natura che possano muoversi con agilità in ambienti difficili come quelli montani.

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