Orecchie acute e magnetismo terrestre, la scienza dietro il successo della volpe nella caccia

Uno studio recente svela come le volpi, per le loro abilità di caccia, sfruttino alcuni meccanismi particolari come l’udito acuto e il campo magnetico terrestre.

Arti brevi per muoversi agilmente e orecchie vistose che sfruttano strani meccanismi per cacciare. Volpe del Capo, Volpe dell’altopiano del Tibet e la volpe artica dell’Antartide sono tante le diverse specie di mammiferi selvatici appartenenti al genere Vulpes note per la loro astuzia e adattabilità. Come tanti mammiferi la volpe ha sviluppato tecniche per proteggersi dai predatori e affinato i sensi per battere le sue prede rendendole così famose cacciatrici. Uno studio pubblicato su Nature nel 2011 afferma che questa loro particolare dote è dovuta all’utilizzo del campo magnetico terrestre per scovare prede tra erba alta o la coltre di neve.

Uno strano tipo di caccia

Le volpi sono conosciute per la loro abilità di adattarsi a una vasta gamma di habitat e condizioni climatiche. Questa versatilità è particolarmente evidente durante i mesi invernali quando la neve copre il paesaggio. La sfida per cacciare in queste condizioni particolari è ancora più difficile.

Le volpi cacciano in solitaria e si affidano totalmente alla loro capacità di ottenere cibo, quindi, è fondamentale avere uno schema che sia vincente. Una delle prime strategie che le volpi utilizzano durante la caccia nella neve è il camuffamento. Il loro mantello può variare dal rosso al grigio, il che consente loro di mimetizzarsi efficacemente nella neve. Questo camuffamento è fondamentale per avvicinarsi inosservate alle loro prede.

Le volpi e i loro balzi

Le volpi sono anche molto famose per i loro “balzi”. Questi quadrupedi possono saltare in aria da una posizione ferma per tuffarsi letteralmente nella neve, cercando di sorprendere la loro preda nascosta sotto di essa e non ne sbagliano una. Questa tecnica è chiamata “muosing”

Infatti, studiando il comportamento predatorio delle volpi si è scoperto che quasi il 70% degli attacchi che avviene attraverso balzi sempre orientati in una certa direzione geografica va a buon fine. È come se sapessero esattamente sotto la neve il punto preciso in cui si trova la preda. Ma come fanno a conoscerne esattamente la posizione? 

Orecchie acute e il campo magnetico terrestre

Le volpi hanno certamente un udito acuto e utilizzano questo senso per localizzare prede, come topi e roditori. Possono letteralmente ascoltare il movimento di questi animali tra la neve e quindi scovarli con precisione millimetrica. Questa abilità è fondamentale per il loro successo nella caccia invernale. Ma questo funziona quando la preda è comunque ben visibile. 

La corretta localizzazione anche sotto metri di neve avverrebbe grazie al campo magnetico terrestre, fatto dimostrato grazie allo studio condotto dal professor Hynek Burda dell’Università di Duisburg-Essen in Germania. I biologi del gruppo hanno studiato tra il 2008 e il 2010 circa 84 volpi rosse in diverse località della Repubblica Ceca ed è emerso che questi animali tendevano ad allineare il corpo per prepararsi al salto verso la preda, in direzione nord-est ovvero circa 20° in senso orario rispetto al nord magnetico.

Un meccanismo particolare per definire la distanza dalla preda

Secondo questo studio, la volpe utilizza le informazioni del campo magnetico terrestre come telemetro cioè lo strumento che permette di misurare la distanza che intercorre tra chi lo utilizza e qualsiasi oggetto presente nello spazio circostante. La volpe percepisce la direzione magnetica del nord come una macchia di oscurità sulla sua retina sempre direzionata a nord. L’animale cerca poi di allineare l’ombra con il punto in cui sente il suono (grazie a un udito molto affinato che permette di ascoltare frequenze molto basse e movimenti impercettibili all’uomo) della preda.

Un po’ come se avessero una bussola e puntatore laser interni e questo permette alla volpe di percepire la preda sempre a una distanza predefinita, sferrare l’attacco con un balzo e agguantare il povero malcapitato con grande precisione.

Il campo magnetico viene usato dalle api e da diverse specie di uccelli per orientarsi e migrare riuscendo a percorrere decine di migliaia di chilometri e sapendo sempre dove andare. Tuttavia, con questo studio per la prima volta è stato osservato in animali, molto recenti come le volpi, l’utilizzo del campo magnetico come strumento quotidiano in attività di caccia.

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