“Make the impossible possible”. Era il motto di Nirmal Purja il re degli Ottomila, l’uomo più veloce a compiere la salita di tutte e 14 le vette sopra gli ottomila metri di quota. L’uomo, sì, ma non il più veloce in assoluto. Dallo scorso 27 luglio quel posto spetta di diritto alla norvegese Kristin Harila che ha ripetuto l’impresa nel tempo record di 92 giorni. 3 mesi e un giorno per compiere la salita dei 14 colossi più grandi della Terra. Il suo obiettivo era battere il tempo record di Nirmal, 6 mesi e 6 giorni, ponendosi l’obiettivo di completare la sfida in meno di quattro mesi.

Dopo averci provato per la prima volta nel 2022, riuscendo a salire 12 Ottomila tra il 28 aprile e il 22 settembre, questa primavera Harila ha deciso di rimettersi in gioco. La prima cima raggiunta è stata quella dello Shisha Pangma, il 26 aprile 2023, quindi quella del Cho Oyu, il 3 maggio 2023. Proprio le due cime mancanti al conto del 2022 a causa di difficoltà burocratiche nell’ottenimento dei visti da parte delle autorità cinesi. Lo stesso Purja era andato incontro a simili problematiche durante il suo tentativo di record. Dopo aver sfumato il record che l’avrebbe posizionata come prima donna a completare la salita di tutti gli Ottomila nel tempo record di un anno, la Harila è infatti stata preceduta di 7 giorni dalla cinese Dong Hong Juan, la norvegese ha potuto comunque fermare il cronometro allo straordinario tempo di 1 anno e 5 giorni. Quest’anno il nuovo tentativo e il risultato sorprendente: alle 10.45 del 27 luglio si ferma a osservare il mondo dagli 8611 metri del K2, la seconda montagna della Terra…. l’ultima ancora mancante alla sua collezione. Con lei la sua partner di molte salite Tenjin (Lama) Sherpa, abbracciate e cariche di gioia, 92 giorni dopo aver ripreso il lungo cammino dove l’aria si fa rarefatta.