Piemonte, torna il treno del foliage che collega Italia e Svizzera

Un viaggio speciale, attraverso i colori infuocati delle faggete della Val Vigezzo. Questo grazie alla storica ferrovia Vigezzina/Centovallina, che in autunno si trasforma nel treno del foliage.

Tra i boschi del Piemonte, al confine tra Italia e Svizzera, corre una strada ferrata percorsa a ogni autunno dall’ormai celebre “treno del foliage”. Stiamo parlando della ferrovia Vigezzina, come la chiamano in Italia. Per gli svizzeri è invece la Centovallina e unisce Domodossola e Locarno permettendo di vivere una vera e propria immersione tra i colori della stagione autunnale.

Dal 14 ottobre all’11 novembre appassionati, turisti e curiosi potranno tornare a meravigliarsi come bambini viaggiando sulla storica rete ferroviaria. Un piccolo gioiello della tecnica, che svela come l’ingegno umano sia capace di entrare in simbiosi con la natura. Con gli occhi persi tra foreste infiammate ogni chilometro del viaggio rappresenta una vera e propria scoperta. Montagne, borghi storici, monasteri antichi, e ancora torrenti, fiumi e valli. Questo è l’unicum offerto dalla Vigezzina/Centovallina.

100 anni di foliage

Questo è un anno speciale per la ferrovia a scartamento ridotto, che compie i suoi primi 100 anni. Cominciò infatti a operare nel 1923 e da allora è rimasta praticamente intatta, tranne per l’elettrificazione del percorso.

Al tempo non si trattava di una ferrovia turistica, ma di un mezzo di comunicazione fondamentale sia per portare fuori dall’isolamento la Val Vigezzo, sia per collegare Berna al Canton Ticino. Con l’avvento della modernità e dei moderni mezzi di trasporto, il collegamento ferroviario è andato via via perdendo la sua importanza. Ecco però che di nuovo l’ingegno umano ha saputo vedere in questa piccola meraviglia un’opportunità per garantirne la sopravvivenza, come ferrovia turistica. Un modo per far conoscere la valle e suoi tesori naturali, addentrandosi non solo nella natura, ma anche nella storia. Insomma un viaggio che va ben oltre i meraviglio colori dei boschi di faggio, dell’odore di sottobosco. Uno sguardo speciale su un ambiente che seguendo i suoi ritmi si prepara al riposo invernale.

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