Orsi polari: il ghiaccio fonde e le femmine diminuiscono la loro capacità di allattamento

Uno studio rivela la correlazione tra il cambiamento climatico, il digiuno prolungato delle femmine di orso polare e la loro capacità di allattare i cuccioli.

La Terra si modifica, sotto agli effetti del cambiamento climatico, e gli orsi polari sono chiamati a rispondere a questa sfida in modo ancora più importante di quanto fino a oggi ipotizzato. La perdita inarrestabile del ghiaccio marino e il digiuno prolungato stanno colpendo l’allattamento delle femmine di orso polare, con serie ripercussioni sulle loro popolazioni. È quanto emerge da uno studio scientifico recentemente pubblicato sulla rivista Marine Ecology Progress Series.

La ricerca

La relazione tra la perdita di ghiaccio marino e l’allattamento delle femmine di orso polare sta suscitando crescente preoccupazione tra i ricercatori e gli esperti del settore. La dipendenza di questi animali dalle piattaforme di ghiaccio marino è ben documentata, poiché il ghiaccio fornisce loro l’accesso alle prede, come le foche, necessarie per sopravvivere. Tuttavia, con il progressivo scioglimento delle piattaforme di ghiaccio, gli orsi polari sono costretti a trascorrere sempre più tempo sulla terraferma, facendo affidamento sulle loro riserve energetiche e affrontando periodi di digiuno sempre più prolungati.

Un team di esperti ha concentrato le proprie ricerche sulla popolazione di orsi polari della Baia di Hudson, analizzando in particolare la pratica dell’allattamento durante i mesi di digiuno. Hanno calcolato la durata del digiuno delle femmine sulla terraferma in base alla data di rottura del ghiaccio marino dell’anno in questione e hanno stimato il contenuto energetico del latte materno. Gli esperti hanno anche identificato i fattori chiave che influenzano la qualità dell’energia del latte, con l’obiettivo di comprendere meglio se gli orsi polari adottano strategie per moderare l’uso del latte durante l’allattamento.

I risultati

I risultati dello studio hanno evidenziato una correlazione chiara tra la durata del digiuno delle femmine e il contenuto energetico del loro latte. Più a lungo le femmine sono costrette a rimanere lontane dalle piattaforme di ghiaccio marino, più il valore nutrizionale del latte diminuisce. In alcuni casi, il fabbisogno energetico delle femmine non consente loro di proseguire con l’allattamento, costringendo le mamme a interrompere questa pratica, anche se i cuccioli sono ancora presenti.

Gli esperti temono che queste circostanze abbiano il potenziale di minare seriamente la sopravvivenza delle femmine di orso polare e dei loro cuccioli. La costante perdita di ghiaccio marino potrebbe portare a un impatto negativo sulle popolazioni di orsi polari, minacciando l’equilibrio ecologico dell’Artico.

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