Manaslu: Nirmal Purja alla ricerca del record senza ossigeno?

Nirmal Purja guida le prime vette di stagione sul Manaslu e punta a un nuovo record di velocità: i 14 Ottomila senza ossigeno.

Nirmal Purja. Foto Facebook Nirmal Purja
Nirmal Purja. Foto Facebook Nirmal Purja

Arrivano le prime vette di stagione sul Manaslu (8163 m). Una squadra guidata da Nirmal Purja, il gurkha famoso per essere diventato il primo uomo a coronare i 14 Ottomila nel tempo record i 189 giorni, ha raggiunto la vetta dell’ottava montagna della Terra. Elite Expedition, l’agenzia di Purja, per ora non ha ancora divulgato tutti i nomi dei summiters, soprattutto non ha ancora chiarito quanti siano saliti con l’uso di ossigeno e quanti senza. Secondo però quanto riportato da The Himalayan Times, Anna Gutu (scalatrice con 11 Ottomila all’attivo, tra cui Everest e Lhotse saliti nell’arco di 24 ore e i 5 Ottomila del Pakistan raggiunti in 26 giorni) ha raggiunto la vetta. Molte altre sono le spedizioni che in questi giorni stanno approcciando la montagna. Secondo i dati diffusi dal dipartimento del turismo del Nepal sono 339 gli alpinisti che proveranno a raggiungere gli 8163 metri del Manaslu.

Nirmal Purja in cerca del record senza ossigeno

Non è ancora ufficiale, anche se sono ormai diverse le fonti a confermare che Nirmal Purja sia in cerca di un nuovo record di velocità: quello per i 14 Ottomila senza l’uso di bombole d’ossigeno. Non è un caso che subito dopo aver raggiunto la vetta del Manaslu (non si sa ancora se con bombole o senza) si sia spostato ai piedi del Cho Oyu (8201 m), in Tibet. Dopo il Cho Oyu, dove si trova attualmente, lo scalatore dovrebbe raggiungere lo Shisha Pangma (8027 m). Due Ottomila non particolarmente difficili, ma complicati dal punto di vista burocratico dato che il governo cinese è spesso restio a concedere permessi agli stranieri. Lo stesso Purja ha sperimentato sulla sua pelle queste difficoltà durante il suo “Project Possible”, poi concretizzato in 189 giorni.

Attualmente Nirmal, secondo sue dichiarazioni, conserva nel cassetto 12 Ottomila scalati senza ossigeno, tra cui il K2 in prima invernale. Dando quindi per scontato che la salita al Manaslu sia stata realizzata senza bombole, al nepalese mancherebbero solo le due vette tibetane.

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