Crediti immagine: Canva

Il ragno dei fiori che vive tra i pascoli montani

Il ragno Thomisus onustus, appartenente alla famiglia Thomisidae, è noto per le sue sorprendenti abilità cromatiche e il suo mimetismo perfetto nell’ambiente circostante. 

Il ragni della famiglia Thomisidae, comunemente noti come ragni cacciatore o ragni dei fiori, sono noti per le loro tattiche di mimetismo e la capacità di cambiare colore. Thomisus onustus è una delle specie più affascinanti all’interno di questa famiglia, grazie alla sua capacità di adeguarsi al colore dei fiori o dell’ambiente circostante. Ha un importante ruolo ecologico, si diffonde diffusa in molte regioni dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa settentrionale, lo troviamo perfino sulle catene himalayane in zone ricche di specie floreali.

Il super potere: il mimetismo

Una delle particolarità più affascinanti di Thomisus onustus è la sua capacità di cambiare colore. Questo ragno può modificare la pigmentazione del proprio corpo per mimetizzarsi perfettamente con il suo ambiente. Se il ragno si posiziona su un fiore di colore bianco, ad esempio, assumerà una colorazione biancastra, mentre su un fiore giallo, diventerà giallo o arancione. Un mimetismo un po’ diverso da quello immediato dei cefalopodi o camaleonti che è dovuto a una risposta dei recettori del sistema nervoso. Alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che la variazione del colore di fondo per questi ragni è guidata dalla vista. A seguito di un esperimento in cui i ricercatori hanno coperto gli occhi all’artropode e spostato su un fiore diverso da quello su cui era posato in precedenza, si è osservato che il cambio di colore non avveniva in modo istantaneo. Questi ragni ci mettono qualche giorno per adattarsi al substrato in cui si sono posati e modificare la loro colorazione.

Crediti immagine: Canva

Ma come fa a cambiare colore? Il segreto è saper manovrare i colori e un po’ di fisica.

Il cambiamento di colore dei Thomisus onustus è regolato principalmente da due fattori: la presenza di pigmenti e la riflessione della luce. La sua colorazione si basa su pigmenti gialli, arancioni o bianchi, che si trovano nelle cellule epiteliali del suo corpo. Attraverso processi biochimici complessi, le cellule possono espellere o riassorbire i pigmenti per adattarsi al colore circostante. Inoltre, la superficie del corpo del ragno presenta microstrutture che interagiscono con la luce incidente, riflettendo determinate lunghezze d’onda e contribuendo al suo mimetismo.

Crediti immagine: Canva

Un ragno senza tela che collabora con i fiori

Oltre al suo incredibile mimetismo cromatico Thomisus onustus, a differenza di molti altri ragni, non costruisce le classiche tele per catturare le prede. La capacità di mimetismo cromatico è cruciale per l’ambush predation (predazione a imboscata) perché questo gli consente di confondersi con il suo ambiente e tendere agguati alle sue prede senza essere rilevato. Si posiziona in modo strategico su fiori o su altre superfici, attendendo il passaggio di insetti che vengono attratti dalla flora circostante.


Nonostante la loro presenza e attività predatoria (principalmente verso gli impollinatori), alcuni studi condotti in Svizzera hanno registrato una sorta di collaborazione con le specie floreali. Si, perché questi ragni tendono ad occupare piante infestate da insetti fitofagi che senza la presenza di questo predatore e i suoi agguati ne danneggerebbero la vitalità.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp