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Crediti: Mountain Wilderness International

Gli appassionati di trekking e avventura possono scoprire le montagne pakistane dell’alto Swat partendo con Mountain Wilderness

Nell’ambito del Progetto Swat, ideato da Mountain Wilderness, gli appassionati di trekking e avventura potranno vivere un’esperienza unica di esplorazione sulle montagne dell’alto Swat, in Pakistan

Mountain Wilderness International, in collaborazione con il Club Alpino Accademico, con l’ISMEO (Istituto internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente) e con la Mountain Partnership (FAO) intende proseguire e portare a termine quest’anno l’esplorazione delle potenzialità escursionistiche e alpinistiche delle montagne dell’alto Swat, in Pakistan.

Le montagne dell’alto Swat possono essere considerate una via di mezzo tra gli ambienti alpini, così come si presentavano ai visitatori agli inizi del 1800 e quelli più propriamente himalayani. Si tratta di valli, valichi, vette, ghiacciai ricchi di un particolare fascino spettacolare, dovuto non solo all’eleganza delle elevazioni maggiori, tra i 5000 e i 6000 metri, ma anche alle dense foreste di conifere, ai numerosissimi laghi che si incontrano lungo ogni percorso, ai torrenti limpidissimi, ai pascoli di quota, abitati da piccoli gruppi di pastori nomadi. 

Il progetto Swat

Lo scopo che gli enti organizzatori si prefiggono, attraverso il pluriennale Progetto Swat, ideato da Mountain Wilderness, è quello di raccogliere, le descrizioni dettagliate di tutti i possibili itinerari di trekking e anche di tutte le vie alpinistiche di ascensione alle vette più interessanti, per giungere alla pubblicazione di una attendibile guida alpinistico/escursionistica dell’alto Swat. Guida cartacea in inglese, propedeutica all’elaborazione di un progetto per un parco nazionale da sottoporre alle autorità pakistane. 

Lo Swat è facilmente raggiungibile dalle grandi città della pianura e, proprio per questo motivo, è esposto al rischio di una crescita disordinata della frequentazione turistica locale, tendenzialmente aggressiva e ineducata. Gli organizzatori credono che l’unica via per preservare la preziosa integrità di quelle vallate di magica bellezza risieda nella concreta proposta di una fruizione alternativa fondata sul rispetto e orientata verso l’istituzione di un parco nazionale.

Da quando, quattro anni fa, ha visto la luce il progetto Swat, molti degli itinerari sono stati percorsi e dettagliatamente descritti, anche superando ghiacciai e valichi di oltre 450 metri. Per tutti i partecipanti si è trattato di un’esperienza entusiasmante e radicalmente diversa dai soliti trekking commerciali. Affrontare le sorprese di itinerari che non sono mai stati completamente percorsi aggiunge ai trekking il sapore dell’avventura e della scoperta.  L’iniziativa ha anche un evidente carattere umanitario, volto ad offrire alle comunità montanare la possibilità di un miglioramento delle loro condizioni di vita, non rincorrendo i miti fallaci della banalizzazione consumistica, ma grazie al flusso di un turismo naturalistico e responsabile.

L'esperienza per gli appassionati di trekking

Gli organizzatori, anche quest’anno propongono ai soci dei Club Alpini europei, ai soci di Mountain Wilderness e delle associazioni ambientaliste consorelle, al corpo insegnante delle scuole di Alpinismo e a tutti gli appassionati di trekking in ambienti montani incontaminati di partecipare a questa avventura come “collaboratori paganti”. Si tratta di un’esperienza unica nel suo genere, priva dei rischi derivanti da instabilità politiche o da rigurgiti fondamentalistici. Alcuni degli itinerari potrebbero richiedere l’attraversamento di facili ghiacciai e il conseguente utilizzo di ramponi, piccozza e corda. Chi aderirà al progetto dovrà specificare la sua disponibilità ad affrontare quel tipo di impegno. Sono a disposizione anche percorsi privi di difficoltà tecniche e tuttavia di grande suggestione. Restano comunque indispensabili: capacità di adattamento, spirito d’avventura, consapevolezza del significato del progetto e della sua valenza etico/ ambientalistica.

Come partecipare

L’invito è esteso ad alpinisti interessati a partecipare al progetto, mettendo in piedi leggere spedizioni orientate all’ascensione di alcune delle più interessanti montagne della zona lungo itinerari mai percorsi fin’ ora.  Ovvero a unire a un trekking “spartano” una parentesi alpinistica. Gli organizzatori si augurano di poter concludere durante il 2023 l’intera fase esplorativa per passare all’edizione della guida.

Tenendo conto dell’esperienza fin qui maturata i percorsi a piedi dureranno tra i sette e gli otto giorni consecutivi.  È anche possibile dedicare un giorno in più a una visita ai ruderi degli antichi monumenti buddhistici che dominano le colline della parte meridionale dello Swat. La data di partenza non è stata ancora decisa nel dettaglio e dipende dai desideri di coloro che saranno interessati a partecipare. In linea di massima avverrà negli ultimi giorni di agosto. La vicinanza dell’alto Swat con la pianura e con i maggiori aeroporti facilita il raggiungimento di risultati soddisfacenti anche per chi può contare su un limitato periodo di ferie. Gli organizzatori hanno delegato la responsabilità dell’organizzazione pratica dei trekking a un’agenzia pakistana di provata esperienza, la quale prenderà su di se anche tutte le responsabilità civili e penali. Per maggiori dettagli contattare: bettopinelli@gmail.com

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Ice stupa: come contrastare la crisi climatica - Mountain Genius
1 anno fa

[…] 15 Marzo 2023 0 […]