Il ciclone Poppea porta la prima neve di stagione sulle Alpi occidentali e Marmolada

È bastata una giornata al ciclone Poppea per portare a un calo drastico dello zero termico, con conseguenti prime nevicate di stagione su Alpi occidentali e sul ghiacciaio della Marmolada. Abbondanti le precipitazioni in pianura, con frane e problemi alla circolazione.

Dal caldo record, con lo zero termico a circa 5300 metri, alla prima nevicata di stagione. Succede sulle Alpi Occidentali con il passaggio del ciclone Poppea. A Sestriere, in Piemonte, lo scorso 28 agosto si è registrato lo zero termico a 2000 metri di quota e con lui è arrivata anche la prima neve. Lo stesso nel Vallese, in Svizzera, con precipitazioni nevose a quota 1800 metri. In Francia si sono invece viste nevicate ad appena 1700 metri, con problemi alla viabilità. Gli stessi che hanno interessato anche i comuni più alti del cuneese. In generale si registrano accumuli di circa 5 centimetri sopra i 2500 metri di quota su Alpi Cozie e Graie, e sopra i 2900-3000 metri su Alpi Pennine e Lepontine.
Neve anche a est, sulla Marmolada. Ai 3334 metri di Punta Penia sono caduti circa 15 centimetri di neve fresca, ridando alla montagna il suo naturale aspetto dopo una stagione caratterizzata da temperature sopra la media, con termometro spesso sopra lo zero termico anche di notte.

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Sono bastate solo poche al ciclone Poppea per mettere fine alla lunga ondata di calore che ha influenzato la seconda parte dell’estate 2023. Mentre in quota scendeva copiosa la neve, in pianura si sono riversate abbondanti precipitazioni comprese tra i 180 e i 200 millimetri in poche ore, nelle zone più colpite.
Risultato di queste abbondanti piogge è stato l’esondazione di numerosi torrenti e l’ingrossamento dei grandi fiumi. Il livello del Po si è alzato di 2 metri in sole 24 ore. Lo stesso accade al lago Maggiore, cresciuto di 1,5 metri in un giorno, mentre Como e Garda sono cresciuti rispettivamente di 40 e 10 centimetri.

Una grossa frana sospende i collegamenti Italia-Francia

Una frana di grandi dimensioni ha interessato nella giornata di sabato 28 agosto l’autostrada A43, nella Savoia Francese, portando alla parziale interruzione del traffico transfrontaliero. Allo stesso modo è stata interrotta anche la linea ferroviaria, presumibilmente per una settimana.
Altre frane, di minore entità, si sono registrate in altre zone delle Alpi. A Cortina d’Ampezzo una frana ha interessato il Passo Tre Croci portando all’evacuazione di circa 70 persone. Evacuate diverse famiglie anche in Valtellina a causa dell’esondazione del torrente Frodolfo.
Nevicate, nubifragi, allagamenti, frane. Sono stati questi gli effetti del ciclone Poppea, che arriva dopo le ondate di caldo estreme portate dall’anticiclone Nerone. Eventi estremi, simbolo della crisi climatica in atto.

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