Inquinamento da plastica: è questo il tema della Giornata dell’ambiente 2023

Oltre 20 milioni di tonnellate di plastica vengono disperse ogni anno nell’ambiente. La si trova ovunque, dalla montagna al mare, nel cibo e nell’aria che respiriamo.

Sconfiggi l’inquinamento da plastica. È questo il tema individuato dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente) per la Giornata Mondiale dell’ambiente 2023, che si celebra ogni anno il 5 giugno. Nata nel 1974 con lo slogan “Only One Earth” (una sola Terra) rappresenta un momento di sensibilizzazione globale sull’importanza di preservare il nostro pianeta e le sue risorse.

La plastica un problema comune

Un problema, quello della plastica, che affligge ormai ogni ambiente, dalla montagna al mare. “Il nostro pianeta sta soffocando sotto la plastica” hanno dichiarato gli esperti dell’UNEP. “È tempo di cambiare il modo in cui la produciamo, la consumiamo e la smaltiamo. Infatti, nonostante la plastica abbia degli usi preziosi, siamo diventati dipendenti dai prodotti in plastica monouso, con gravi conseguenze ambientali, sociali, economiche e sulla salute”. In ogni minuto, nel mondo, vengono acquistate un milione di bottigliette di plastica, mentre sono quasi 5 i trilioni di sacchetti di plastica consumati. Oggetti che dopo essere stati utilizzati vanno smaltiti, come la maggior parte della produzione globale di plastica. Si stima infatti che circa il 50% di tutta la plastica prodotta sia monouso. Il risultato di questo? “Le materie plastiche, comprese le microplastiche, sono ormai onnipresenti nel nostro ambiente naturale. Stanno diventando parte della documentazione fossile della Terra e un indicatore dell’Antropocene, la nostra attuale era geologica”.

La plastica sulle nostre montagne

“Quante bottiglie di plastica troviamo ancora lungo i nostri sentieri? Quanti recipienti di plastica rinveniamo alla base delle più frequentate salite alpinistiche? Quanti contenitori di plastica non vengono riciclati correttamente? Quante micro discariche ritroviamo ancora ai margini dei villaggi montani?” sono le domande retoriche che si pone Raffaele Marini, presidente della Commissione centrale Tutela ambiente montano del Club alpino italiano. “Tutto questo compromette nel breve e ancor più nel lungo termine l’ambiente montano, deteriora gli ecosistemi che lo caratterizzano, modifica e riduce i servizi ecosistemici che questi ecosistemi generano a favore della collettività”.

Fiumi, laghi e mari sono inquinati dalla presenza di plastica, di quelle circa 23 milioni di tonnellate che ogni anno vengono disperse in ambiente. Ma ancora più grave è l’incidenza delle microplastiche, diffuse ormai nel cibo, nell’aria e nell’acqua. Una condizione che richiede azioni concrete e immediate, come evidenzia il Cai. “Il Cai per la sua capillare presenza sui territori può essere vettore di iniziative tangibili coerenti con il tema della Giornata mondiale 2023” spiega Marini. “Partendo dai comportamenti dei singoli Soci durante lo svolgimento delle proprie attività, alla scelta dei materiali tecnici, alla responsabilizzazione dei gestori dei rifugi fino a una capillare sensibilizzazione delle Amministrazioni pubbliche, ad iniziare da quelle territoriali, che hanno in capo la responsabilità della gestione del ciclo dei rifiuti. La plastica, pur rappresentando un grande pericolo per la salubrità dell’ambiente, racchiude potenzialità molto elevate di stimolo all’economia circolare e alla cultura del riciclo e del non abbandono. Nel momento in cui il tema della sostenibilità effettiva assume sempre maggiore centralità nelle politiche nazionali ed europee, gli abitanti della montagna, i cittadini tutti e, fra essi, i Soci del Cai non possono voltare la testa altrove”. Partire quindi dall’alto per stimolare una reazione in chi ogni giorno vive sui territori e affronta in prima persona le conseguenze di come abbiamo “maltrattato” il nostro Pianeta.

8 cose che ogni persona può fare per sconfiggere l’inquinamento da plastica

Se i governi e le istituzioni sono attori fondamentali nella lotta alla crisi climatica e nella lotta all’inquinamento da plastica, ricordiamoci che le grandi rivoluzioni partono spesso dal basso e che ognuno di noi può fare la sua parte per aiutare il pianeta. Per questo vi lasciamo a questa giornata con gli 8 consigli dell’UNEP che ognuno di noi può mettere in campo per sconfiggere l’inquinamento da plastica.

  • Pulisci una spiaggia – se vivi vicino a una costa, unisciti alla pulizia della spiaggia nella tua zona, oppure porta la tua famiglia a fare una passeggiata sula spiaggia e inizia la tua pulizia.
  • Pulisci un fiume – i fiumi sono percorsi diretti di detriti di plastica nell’oceano. Unisciti a una pulizia del fiume o fai il tuo! Il fiume avrà un aspetto migliore e andrà a beneficio del suo ecosistema e dell’oceano.
  • Acquista in modo sostenibile – la prossima volta che esci a fare la spesa, scegli cibo senza imballaggi di plastica, porta una borsa riutilizzabile, acquista prodotti locali e riempi i contenitori per ridurre i rifiuti di plastica e l’impatto sull’ambiente.
  • Prova uno stile di vita a rifiuti zero – diventa un campione a rifiuti zero. Investi in prodotti sostenibili e rispettosi dell’oceano: tazze da caffè riutilizzabili, bottiglie d’acqua e involucri per alimenti. Prendi in considerazione opzioni come coppette mestruali, spazzolini da denti in bambù e shampoo solido. Questi ti aiuteranno a risparmiare denaro e anche l’oceano.
  • Viaggia in modo sostenibile – quando sei in vacanza, cerca di controllare il consumo di plastica monouso. Rifiuta le bottiglie in miniatura nelle camere d’albergo, prendi la tua borraccia riutilizzabile e usa una protezione solare sicura per la barriera corallina, senza microplastiche.
  • Sii un sostenitore del cambiamento – chiedi ai tuoi supermercati, ristoranti e fornitori locali di abbandonare gli imballaggi di plastica, rifiutare posate e cannucce di plastica e spiega loro perché. Fai pressioni sulle autorità locali affinché migliorino il modo in cui gestiscono i rifiuti.
  • Vestire in modo sostenibile – l’industria della moda produce il 20% delle acque reflue globali e il 10% delle emissioni globali di carbonio. È più di tutti i voli internazionali e le spedizioni marittime messi insieme. “Fast fashion” è così l’anno scorso. Prendi in considerazione linee di abbigliamento sostenibili, negozi vintage e ripara i tuoi vestiti quando possibile.
  • Scegli prodotti per la cura personale privi di plastica: i prodotti per la cura personale sono una delle principali fonti di microplastiche, che vengono lavate negli oceani direttamente dai nostri bagni. Cerca detergenti per il viso, creme da giorno, trucchi, deodoranti, shampoo e altri prodotti senza plastica.
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