Crediti immagine: GeoResQ

L’app per il soccorso in montagna, GeoResQ, diventa gratuita per tutti

Il Club Alpino Italiano (CAI), il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e il Ministero del Turismo si uniscono per offrire un nuovo livello di sicurezza in montagna rendendo gratuita a tutti l’app GeoResQ

Un’importante novità per gli amanti della montagna arriva direttamente da Club Alpino Italiano (CAI), Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) e dal Ministero del Turismo: GeoResQ, l’applicazione dedicata alla sicurezza in montagna, diventa gratuita!
Un’applicazione completamente rinnovata, per offrire un’esperienza nuova agli utenti. Un risultato che arriva grazie a fondi straordinari stanziati dal Ministero del Turismo a favore del CAI.

GeoResQ in numeri

Lanciata nel 2013, GeoResQ ha superato negli anni i 220mila download, con 82mila utenti attivi. Sono 1322 le chiamate di soccorso che la centrale operativa riceve ogni anno dall’applicazione, con 578 interventi condotti dal Soccorso Alpino. Numeri che posizionano questo importante e semplice strumento di salvaguardia tra i più utilizzati e smart in dotazione a ogni camminatore. Basti dire che sono oltre 740mila le tracce salvate dagli utenti nel corso delle proprie escursioni.
Numeri importanti a cui si affianca la consapevolezza che in questi primi 10 anni l’app “ha fatto la differenza su oltre 550 interventi di soccorso e si è affermata come uno strumento importante per tutti i frequentatori dell’ambiente montano” spiega Maurizio Dell’Antonio, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. “Un’app indispensabile per chiunque decida di frequentare le nostre montagne. Come sempre, la tecnologia non potrà mai sostituirsi alle competenze tecniche e alla prudenza che ciascuno di noi deve avere per vivere in tranquillità le proprie escursioni, ma GeoResQ è indubbiamente un valido aiuto sia durante il periodo estivo che in quello invernale”.

Gratuita per tutti

“Fino a ora l’utilizzo di GeoResQ era gratuito solamente per i Soci del CAI”, afferma il Presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani. “Grazie ai fondi del MITUR, oggi siamo in grado di offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano i territori montani”. Ma l’app non è tutto: “Sui sentieri e sulle pareti, però, la sicurezza totale non esiste, questa app deve dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall’uomo”.
Nel frattempo l’app è stata completamente rinnovata per permetterne un più semplice utilizzo da parte degli utenti, rendendola così più efficiente sia durante il rilevamento della propria traccia sia in caso di emergenza, per lanciare l’allarme e mettersi direttamente in contatto con il Soccorso Alpino e Speleologico. Aggiornamenti che permettono all’app di “fare un salto di qualità concreto e tangibile per i nostri utenti, continuando comunque a preservare la semplicità d’uso e l’affidabilità nella gestione delle richieste di soccorso” afferma Alessandro Molinu, Vicepresidente del CNSAS e responsabile del progetto GeoResQ.

Crediti immagine: GeoResQ

Il funzionamento di GeoResQ

Ma qual è il funzionamento di questa applicazione? Cerchiamo di scoprirlo in pochi semplici passi. Attraverso la funzione “Posizione” si rilevano istantaneamente le coordinate geografiche e la località più vicina. Con la funzione “Tracciami”, è possibile tracciare e conservare i percorsi, oltre a condividerli in tempo reale con familiari o soccorritori in caso di necessità. La funzione “Allarme” consente infine di inviare una richiesta di aiuto e la propria posizione alle centrali di GeoResQ, con l’obiettivo di ricevere assistenza immediata dalla struttura di soccorso più vicina.
Le centrali operative di GeoResQ sono dislocate a Sassari, in Sardegna, e a Cassano Irpino, in Campania. Nelle centrali operative, attive 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, turnano gli operatori del CNSAS con formazione specifica. L’allarme che giunge alla centrale viene preso in carico e inoltrato al Soccorso Alpino e Speleologico locale. Quindi attraverso il NUE112 (dove attivo) o attraverso le centrali dell’Emergenza Urgenza Sanitaria, viene avviata la gestione dell’emergenza. È in fase di studio l’integrazione con i sistemi NUE112 regionali e presto ci saranno novità sulla comunicazione satellitare.

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