Crediti immagine: Marco Martalar via FB

Il Drago di Vaia distrutto da un incendio a Lavarone. Ipotesi dolosa al vaglio

Nella serata di martedì 22 agosto un incendio ha completamente distrutto il Drago di Vaia, opera artistica realizzata sopra Lavarone da Marco Martalar utilizzando 2000 pezzi di legno provenienti dagli alberi distrutti della tempesta del 2018

Il Drago Vaia non c’è più. Un incendio divampato poco dopo le 21.30 di martedì 21 agosto ha completamente distrutto la scultura di legno realizzata nel 2021 da Marco Martalar sull’Alpe Cimbra, in Trentino-Alto Adige.

Le fiamme nel bosco sopra Lavarone, ben visibili anche da lontano, sono state prontamente notate dai tanti turisti e cittadini che in questi giorni di vacanza popolano numerosi la zona. Tempestivo l’intervento dei vigili del fuoco, nonostante l’opera fosse installata in un punto difficilmente raggiungibile. Per il Drago di Vaia non c’è stato però nulla da fare, spento l’incendio di lui non sono rimasti che tizzoni e cenere.

Crediti immagine: Foto di Isacco Corradi, sindaco di Lavarone, via FB

Le cause del rogo del Drago di Vaia

Le cause del rogo sono ancora da accertare. L’ipotesi al momento più probabile è quella dell’incendio doloso, ma le forze dell’ordine e i vigili del fuoco indagano anche sulla possibilità che possa essere stato un incidente causato dal concerto che la mattina stessa si era tenuto nell’area.
“Ho solo una speranza che quello che è successo sia stato un errore per quanto stupido e non un atto voluto. Il risultato non cambia ma moralmente mi sentirei più tranquillo nel sapere che non vi sono persone che girano a Lavarone capaci di far sparire una cosa così bella” ha scritto sui propri social Isacco Corradi, sindaco di Lavarone, lanciando una raccolta fondi per ripartire con il progetto.

Crediti immagine: Marco Martalar via FB

Il Drago di Vaia, un’opera da record simbolo di trasformazione

Realizzato nel 2021 sull’Alpe Cimbra da Marco Martalar utilizzando 3000 viti e circa 2000 pezzi di legno provenienti da radici e scarti di arbusti della tempesta Vaia, il Drago di Vaia era una scultura dalle dimensioni record grazie ai suoi 6 metri di altezza e 7 di lunghezza. Un’opera meravigliosa che ha attirato in questi anni a Lavarone migliaia di turisti da tutto il mondo, complice la grande risonanza che ha avuto anche sulla stampa estera.

Una scultura che nell’intenzione di Martalar era simbolo di rinascita e trasformazione: il legno schiantato dalla furia della tempesta Vaia, che nell’autunno del 2018 aveva devastato i boschi trentini, prendeva nuova vita attraverso una diversa forma. Legno non trattato e quindi soggetto ai mutamenti del tempo e della natura.

Purtroppo, ora il Drago di Vaia non c’è più. Dell’artista Marco Martalar restano però altre opere molto belle realizzate con il legno di Vaia: il Leone alato, la Lupa del Lagorai, l’Aquila di Marcesina e tante altre. Le potete vedere e consultare la mappa per andare ad ammirarle dal vivo sul sito dello scultore (QUI).

La costruzione del Drago di Vaia

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