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Erogati ulteriori 96 milioni di euro per il Fondo per lo sviluppo dei comuni montani
Il Fondo era stato annunciato a marzo del 2022 con l’approvazione del ddl montagna (“Disposizioni per lo sviluppo e la valorizzazione delle zone montane”), che nei suoi 19 articoli introduceva misure per il sostegno e la crescita dei Comuni montani favorendone lo sviluppo economico e la ripresa. Il FOSMIT era poi stato costituito con la legge di bilancio. Nel maggio 2022 Conferenza Unificata delle Regioni aveva poi approvato il decreto del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie che ripartiva per il 2022 circa 110 milioni di euro di quota regionale del FOSMIT, a cui si aggiungevano altri 20 milioni di euro di spettanza statale.
96 milioni per lo sviluppo delle montagne: l'annuncio del Ministro Calderoli
“Un investimento importante per assicurare ai comuni montani tutto il sostegno necessario nella promozione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna. Questi territori sono uno dei patrimoni del nostro Paese e lavorerò affinché possano essere pienamente messi in rilievo”. Con queste parole il Ministro degli Affari regionali Roberto Calderoli ha annunciato gli ulteriori 96 milioni di euro per 2023 al FOSMIT, il Fondo per lo sviluppo delle montagne. Risorse per promuovere iniziative volte a sostenere, realizzare e promuovere politiche a favore della montagna, incluse misure di prevenzione del dissesto idrogeologico. “Inoltre, stiamo lavorando con l’obiettivo di raddoppiare la liquidità disponibile nel 2023, con una quota del fondo intorno a 209 milioni che intendiamo confermare in manovra” ha aggiunto il Ministro.
Il commento dell'UNCEM
Soddisfazione è stata espressa dall’Uncem – unione nazionale comuni, comunità ed enti montani attraverso le parole del Presidente Marco Bussone:
“96 milioni di euro per le aree montane, erogati oggi dal Dipartimento degli Affari regionali, sono importanti. Vanno alle Regioni e attraverso di loro a Comuni, Comunità, Unioni montane. Per progetti di crescita, sviluppo, servizi. Si era mosso tutto il Parlamento, tutte le forze politiche sulla proposta dell’ex Ministro Maria Stella Gelmini, un anno fa, per incrementare il fondo”.
“E così il fondo nazionale montagna è passato dai 20 milioni che erano stati introdotti nel 2013 – dopo l’azzeramento del fondo montagna nazionale, nel 2010 per volontà dei Governi di allora – a 100 per il 2022 e diventerà 200 milioni di euro nel 2023. 96 milioni più altri 11 milioni di euro che andranno all’innevamento artificiale, con perplessità di alcuni, ma sappiamo che su questo fronte occorrono efficaci ragionamenti legati al cambiamento climatico, alle crisi in corso che nelle aree montane arrivano prima. 4 milioni di euro ulteriori andranno alle imprese di donne, presenti nelle aree montane, e questa è una bella notizia”.
Il riferimento al discorso del Papa
“Al di là di ogni retorica, che sempre interviene in occasione delle Giornate internazionali, come Uncem proviamo a guidare un percorso di coesione. Anche istituzionale. Di fatto ce lo chiede il Papa quando ci dice, come ha fatto ieri all’Angelus, di ‘camminare insieme’, di essere ‘comunità’.
Sono i temi centrali della nostra Assemblea domani a Roma. Vinciamo le sfide non se definiamo confini, cosa è dentro è cosa è fuori. Vinciamo sfide di popolamento e abbandono se le comunità affrontano con tutti i supporti istituzionali le crisi climatiche, economiche, sociali. Se camminano insieme, oltre i campanilismi e le facili promesse. Siamo forti nel patto con le aree urbane. Siamo forti con sostegni alle imprese, che andranno costruiti con Cassa Depositi e Prestiti, con un’azione specifica che domani lanceremo”.
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