Mario Conti, ancora nessuna traccia. Le ricerche non si fermano

Disperso da oltre una settimana sulle montagne di Sondrio, continuano le ricerche del Ragno di Lecco Mario Conti. Oltre 100 le persone coinvolte, ma finora non sono state trovate tracce dell’uomo.

Continuano le ricerche del Ragno di Lecco Mario Conti, che risulta disperso da martedì 14 novembre sulle montagne di Sondrio. A deciderlo il prefetto. Se le ricerche dovessero però essere chiuse, senza esito, la famiglia ha espresso la volontà di continuare in autonomia grazie al supporto di amici e parenti e, ovviamente, dei Ragni.

L’uomo era uscito nel pomeriggio del 14 novembre a piedi, senza portare con sé il telefono cellulare, per la sua consueta passeggiata nei boschi. Camminata da cui non ha più fatto rientro, portando la moglie ad allarmarsi e chiamare i soccorsi, verso le 18 con l’arrivo del buio.

Un momento di spaesamento

“Notte e giorno ci penso a cosa possa essere successo” racconta in un’intervista a La Provincia di Sondrio Serena Fait, moglie di Mario Conti e anche collega essendo anche lei guida alpina. “Mariolino era un po’ confuso ultimamente, ma il giro che era solito fare qui a Mossini lo conosceva a menadito e mai e poi mai sarebbe uscito dai sentieri, assolutamente”. Cosa possa essere accaduto al Ragno di Lecco che nel 1974 conquistò il Cerro Torre rimane nel mistero.

Conti era solito uscire due o tre volte la settimana, per compiere la sua passeggiata nei boschi. Solitamente, spiega la moglie, impiegava un paio d’ore a fare il giro. Per lui era la normalità, tanto che “era anche capace di uscire senza dirmi niente e senza prendere niente con sé”.

La prima a cercarlo, nella sera del 14 novembre, è stata proprio Serena Fait quando, al calare del buio, ha notato che il compagno non stava rientrando. Immediata la chiamata ai soccorsi, come immediato è stato l’intervento. L’ipotesi è che Mario possa aver “avuto un attimo di spaesamento”. Condizione che l’avrebbe portato a non ritrovare il percorso verso casa. “Nel recente passato c’è stato un episodio che denotava un momento di confusione quando, uscito dal bar di Sondrio dove era sceso in auto, mi ha detto di non averla più trovata e, quindi, di essere tornato a casa a piedi fino a Mossini”. Ma quella volta Mario era comunque tornato a casa, a casa è sempre tornato, anche dalle spedizioni più difficili.

ULTIME NOTIZIE

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

CORRELATI

Notifiche
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
Guarda tutti i commenti