Yak anti-lupo, il progetto sostenuto da Reinhold Messner per allontanare i predatori e attirare i turisti

Ideato da Franco Pianon, quella di allevare yak sembra la strategia più valida per allontanare i predatori evitando attacchi alle mandrie e alle greggi, oltre a creare una nuova forma di attrazione turistica.

Un nuovo rivale, nel bellunese, si frappone tra i lupi e le loro prede: lo yak. Esiste infatti a Tambre d’Alpago, ai piedi del monte Guslon, un allevamento ricco dei grossi bovini originari del Tibet che si sta rivelando un’attrazione turistica in grado di valorizzare il territorio e proteggere le greggi dai pericoli della fauna selvatica. Il progetto, supportato anche dalla leggenda dell’alpinismo Reinhold Messner, è un’iniziativa di Franco Pianon che punta a creare un’attrazione alternativa e, al contempo, affrontare il problema degli attacchi dei grandi predatori nella zona.

“Ho pensato a questo progetto da avviare per la primavera assieme al ‘Re degli Ottomila’ con l’obiettivo di promuovere il territorio in modo originale, creando un’attrazione alternativa e allo stesso tempo tutelando le greggi dagli attacchi dei grossi predatori che in questa zona sono davvero un problema”, ha dichiarato Pianon. L’unico animale in grado di tenere testa e addirittura di spaventare i lupi pare essere lo yak. È un grosso bovino peloso, con grandi corna: molti tra i turisti che si avvicinano incuriositi lo scambiano per un bisonte, ma è molto mansueto, si lascia anche abbracciare. Con gli yak non abbiamo mai più avuto un problema, mai un animale ferito”.

Il deterrente più efficace

L’allevatore, 54 anni, ha sottolineato l’efficacia di questi animali nel proteggere l’altro bestiame. Pianon, che possiede anche un consistente numero di pecore, mucche e altri animali, ha spiegato inoltre che gli yak si occupano autonomamente della pulizia del territorio, mangiando piante infestanti e contribuendo a mantenere l’ambiente circostante in ordine.

La presenza degli yak si è dimostrata particolarmente utile nell’affrontare gli attacchi notturni dei lupi, un problema diffuso nella regione. Nonostante la presenza di cani maremmani e di personale notturno dedicato alla sorveglianza, i bovini tibetani sono risultati essere il deterrente più efficace contro questi predatori. La loro capacità di avvicinarsi al recinto per scoraggiare gli attacchi è diventata un elemento cruciale per la sicurezza delle greggi.

Una nuova forma di turismo

Il progetto di Pianon non si limita solo all’allevamento di yak e alla loro funzione protettiva. La fattoria, chiamata Malga Illari, offre un’esperienza culinaria unica, basata su materie prime locali provenienti dall’allevamento stesso. Il menu prevede prelibatezze a base di carne di yak, con una proposta gastronomica che attrae curiosi e turisti gourmet.

Inoltre, l’allevatore può contare anche sulla figura di Messner per promuovere ulteriormente il progetto. L’alpinista collaborerà con Pianon per aumentare la reputazione della fattoria didattica associata all’allevamento. L’obiettivo è valorizzare le molte attività della struttura, che vanno dal progetto ambientale per le scolaresche al parco inclusivo per persone con disabilità. Il progetto, che combina sostenibilità, turismo e protezione del bestiame, potrebbe fare da apripista come modello innovativo per affrontare le sfide ambientali e sociali della zona.

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