Via dello Stubai: Philipp Ausserhofer segna il nuovo record

L’ultra trail runner Philipp Ausserhofer, ha battuto il record della “Via dello Stubai” abbassandolo di 54 minuti, rispetto al precedente.

Solo 12 ore e 4 minuti sono serviti al trentenne Philipp Ausserhofer, di Stubai, per percorrere ben 80 chilometri e quasi 6000 metri di dislivello, passando per otto rifugi da Neustift e ritorno nella Valle dello Stubai in Austria. Una realizzazione con cui l’altoatesino ha battuto il precedente miglior tempo, detenuto da Daniel Jung di ben 54 minuti. “Da quando ho accompagnato Daniel come supporter nel suo tentativo di record nel giugno 2020, la Via dello Stubai non mi ha mai abbandonato. Da allora, queste montagne sono diventate il mio parco giochi nella mia terra d’adozione e volevo mettermi alla prova per battere questo tempo”.

L’astro nascente dell’ultra trail

Classe 1992 Philipp Ausserhofer è nato e cresciuto sulle montagne altoatesine. Dopo aver studiato e lavorato per alcuni anni come farmacista ha deciso di dedicare la sua vita allo sport. Di se dice: “non sono un corridore classico che si è formato nell’atletica, ma provengo dagli sport di montagna. Il mio terreno ideale è quello alpino, so che la mia forza è dentro quelle rocce perché ogni cosa che ho imparato nella mia vita l’ho appresa sui sentieri vicini a casa mia”. Dopo una vittoria all’Innsbruck Alpine Trail Run Festival 2020, la sua seconda gara ultra, non è più riuscito a fermarsi, fino ad arrivare al nuovo record della Via dello Stubai. “Quella del record per me è stata una giornata fantastica su sentieri bellissimi” racconta. “Tecnicamente molto impegnativa, esattamente come piace a me. Non mi aspettavo un tempo del genere. Sono molto soddisfatto, sapendo di essere arrivato con ancora energie da spendere. Questa è stata la sua prima reazione, dopo il ritorno a Neustift. “Quando un progetto come questo va a buon fine nella tua terra d’adozione, è davvero qualcosa di speciale!”. La Via dello Stubai ha quindi un nuovo tempo da battere. Il valore di questo tempo lo dirà il futuro. So che c’è ancora qualcosa anche per me. In fondo, le prestazioni sono sempre fugaci, vengono sempre superate. C’è un momento in cui si viene battuti, e poi si torna a essere sfidanti. Questa è la cosa che mi piace di più”.

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