- Dicembre 24, 2023
- 10:00 am
Txikon al campo base dell’Annapurna, seguirà la via di Herzog e Lachenal
È arrivata al campo base dell’Annapurna la spedizione di Alex Txikon, che ha anche rivelato di voler effettuare il suo tentativo invernale lungo la via dei primi salitori, Maurice Herzog e Louis Lachenal, che passa per la parete nord.
Partito a fine novembre, svelando la sua intenzione di realizzare la salita invernale dell’Annapurna, Alex Txikon e il suo team hanno raggiunto il campo base della montagna. Con lui gli scalatori nepalesi Chhepal, Ang Gyalu, Magkpa, Mig Temba, Lakpa e Pemba e l’alpinista italiano Mattia Conte.
L’obiettivo dello scalatore basco, che lo scorso 6 gennaio ha raggiunto la vetta del Manaslu invernale, è quello di raggiungere la cima dell’Annapurna (8091 m) entro la fine dell’inverno astronomico (21 marzo). Una vetta che nessuna spedizione ha più cercato di raggiungere in inverno dopo la prima ascensione invernale realizzate nel 1987.
L’acclimatazione
Txikon ha lasciato Bilbao lo scorso 29 novembre e da allora si è concentrato sull’acclimatamento, raggiungendo quota 6000 metri in diverse escursioni (Thorong la Pass, Chulu Far East) e passando la notte a 5000 metri come al campo base del Chulu. Attualmente si trovano al campo base dell’Annapurna, dove hanno già proceduto con l’allestimento delle tende e la raccolta del necessario per l’ascensione. “Siamo felici e molto motivati”, ha detto Txikon. Temperature estreme, vento di oltre 70 chilometri orari, molta neve… è ben noto che le spedizioni invernali sono molto complesse, e quindi l’obiettivo è iniziare l’ascensione il prima possibile. “Senza troppi indugi, inizieremo a lavorare sulla montagna, cominceremo a giocare su di essa, che è ciò per cui siamo venuti”.
Man mano che il tempo avanza, la climatologia diventa più complicata, e le condizioni più avverse solitamente si verificano nei mesi di gennaio e febbraio. Ecco perché l’alpinista basco cercherà di attaccare la vetta dell’Annapurna nell’ultima settimana di dicembre seguendo la via dei primi salitori, Maurice Herzog e Louis Lachenal, nel 1950 lungo la parete nord. Secondo Txikon, “nei prossimi giorni e settimane vedremo quanto conta la nostra esperienza, mescolata con la fortuna e la nostra motivazione, tutto questo determinerà il futuro della nostra spedizione”.