- Novembre 11, 2023
- 2:12 pm
Stefano Cornella, morire vivendo di passione
È morto sul finire di agosto, Stefano Cornella, insegnante di scuola superiore. Se n’è andato facendo ciò che più amava: camminando sulle montagne del Perù.
Morire facendo ciò che si ama. Se ne è andato così il professor Stefano Cornella, stimato insegnante dell’ISISS Carlo Anti di Villafranca di Verona, colto da un malore nell’agosto scorso mentre esplorava le maestose vette andine del Perù.
“Ci vediamo domani”
La passione di Cornella per l’escursionismo non era solo un hobby, ma un modo di vivere. Le montagne erano il suo rifugio, un luogo dove poteva immergersi nella natura, esprimendo la sua sete di avventura e scoperta. Quando il malore lo ha colpito, Cornella era nel Parco Nazionale del Huascarán, un luogo che racchiude alcune delle vette più spettacolari e sfidanti del Perù. Durante quell’ultima escursione, accompagnato da sua moglie, Luisa Teso, Cornella ha affrontato le Ande con lo stesso entusiasmo e vigore che lo avevano sempre contraddistinto. Pochi momenti prima di intraprendere quella che sarebbe stata la sua ultima salita, la frase detta alla moglie, “Ci vediamo domani”, suona a posteriori come fatale. Un evento che, seppur tragico, non rappresenta soltanto come la fine di una vita; piuttosto, è stato il culmine di un’esistenza vissuta con passione, un ultimo saluto a un mondo che ha amato profondamente.
Una vita piena
Le circostanze della sua scomparsa hanno colpito e commosso la comunità di Villafranca di Verona. La sua dedizione all’insegnamento, il suo amore per la natura e il suo spirito avventuroso sono stati fonte di ispirazione per molti. I funerali, tenutisi il 5 settembre nella chiesa di Madonna del Popolo a Villafranca di Verona, sono stati un momento di riflessione collettiva non solo sul dolore della perdita, ma anche sul ricordo di una vita vissuta con autenticità e passione. Stefano Cornella è morto come ha vissuto: in cerca di bellezza, avventura e, soprattutto, felicità.
