Silvan Schüpbach, Peter von Känel e Rolf Zurbrügg salgono l’inviolata parete ovest del Rottalhorn

Dopo un primo tentativo, compiuto nel 2011, Silvan Schüpbach è tornato sulla parete ovest del Rottalhorn. Con lui in questa salita Peter von Känel e Rolf Zurbrügg.

Una parete alta mille metri, inviolata, nel cuore delle Alpi Bernesi. Parliamo della parete ovest del Rottalhorn, vetta di 3791 metri non facilissima da individuare. Si tratta del primo bastione roccioso che attira lo sguardo raggiungendo il rifugio Rottalhütte. Ed è su questa parete che si sono mossi Silvan Schüpbach, Peter von Känel e Rolf Zurbrügg, lo scorso 12 ottobre, riuscendo a compierne la prima ascensione.

I tre hanno raggiunto il rifugio la sera dell’11 ottobre, per poi attaccare la parete all’alba del giorno successivo. Partiti al buio hanno scalato seguendo l’istinto e inseguendo la qualità della roccia. Prima su difficoltà “comprese tra il III e il V grado”, poi su tiri più complessi. Soprattutto dopo l’alba, quando hanno raggiunto un difficile pilastro, seguito da un imponente tetto sommitale.

Nel primo pomeriggio sono Silvan, Peter e Rolf sono sbucati in vetta, dopo 11 ore di scalata. “Siamo stati molto più veloci di quanto ci aspettassimo” spiega Silvan. Da qui il nome, Herbstwanderung, una passeggiata d’autunno.

Esplorazione sulle Alpi

“L’ho scoperta 15 anni fa” racconta Silvan. Ho provato a salirla per la prima volta nel 2011, con Matteo Della Bordella”. Quella volta però, non tutto andò secondo i piani e un violento temporale li portò alla giusta decisione di ripiegare sui propri passi. “Dopo molte spedizioni in giro per il mondo ho deciso di tornare. Ho capito ora che i progetti sulla soglia di casa possono essere belli quanto mete esotiche. Perché in fondo si, spesso si dice che sulle Alpi non ci sia più spazio per l’avventura con la “A” maiuscola. Ma la realtà è che basta saper dove guardare per trovarla. “Infatti, l’alpinismo tradizionale ha ancora delle sfide oggi, oltre i record di velocità e gli assurdi spettacoli mediatici. Un buon esempio è la parete ovest del Rottalhorn che per motivi sconosciuti è rimasta intatta fino a oggi”.

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