Recycle your boots, l’iniziativa di Nordica e Michelin

Riciclare i vecchi scarponi da sci, con un processo trasparente e sostenibile che permette di limitare la dispersione di rifiuti in ambiente. La nuova iniziativa di Nordica, con Michelin.

Dai una seconda vita ai tuoi scarponi da sci. È questa l’iniziativa portata avanti da Nordica e Michelin. “L’iniziativa recycle your boots nasce dalla consapevolezza che, a livello globale, la nostra società produce enormi quantitativi di rifiuti” spiegano sul sito Nordica. “Tra questi, in particolare, la plastica è diventata un problema gigantesco, grande letteralmente come un intero continente.

Quando un vecchio paio di scarponi da sci raggiunge la fine del suo ciclo di utilizzo, nella migliore delle ipotesi finisce in discarica o bruciato in un impianto di termovalorizzazione. Per questo “a tutti coloro che desiderano un nuovo paio di scarponi da sci, vogliamo offrire la possibilità di restituire quelli vecchi, di qualsiasi marca. Nordica riciclerà integralmente il vecchio paio, con un processo trasparente e sostenibile”.

Come funziona

Trasporto

I vecchi scarponi da sci vengono trasportati al Centro di Raccolta in Italia utilizzando veicoli a ridotto impatto ambientale. Abbiamo creato uno specifico piano per il trasporto, con l’obiettivo di ridurre al minimo e di ottimizzare le spedizioni, evitando di compiere viaggi e spostamenti inutili.

Demolizione

Ogni scarpone da sci è costituito da 120 componenti, 70 dei quali si trovano nella scarpetta. Quando gli scarponi arrivano al Centro di Raccolta, le scarpette vengono rimosse e i componenti in plastica e in metallo vengono separati e trasferiti al centro di trasformazione.

Trasformazione

Dopo essere stati pre-selezionati e separati, questi 120 componenti vengono triturati e quindi lavati. I metalli sono suddivisi in materiali ferrosi e non ferrosi, e la plastica in poliuretano e polipropilene. Lo scopo è ottenere materiali di seconda generazione e utilizzare quindi una minore quantità di risorse naturali.

Che cosa otteniamo

Che cosa rimane alla fine dello scarpone da sci? Piccoli granuli di plastica e un cumulo di alluminio, pronti per essere nuovamente fusi e riutilizzati nella produzione industriale.

Rigenerazione

I metalli derivati da questo processo di trasformazione vengono reimmessi nei cicli produttivi per realizzare nuovi ganci per scarponi da sci e altri oggetti, come telai per biciclette, elementi strutturali, lattine per bevande, ecc. La rigenerazione dei componenti in plastica è focalizzata su due tipologie: polipropilene (PP) e poliuretano termoplastico (TPU). I nostri granuli di PP vengono utilizzati per realizzare nuove sedie da ufficio, mobili da giardino e da esterni, pavimentazioni, container e altro, evitando così la produzione di PP vergine da combustibili fossili e, di conseguenza, limitando le emissioni di CO2. Il TPU viene impiegato sia nel mondo degli sport che in quello delle calzature tradizionali per la realizzazione di suole, inserti, contrafforti e zeppe. Una parte di questo materiale plastico viene impiegato direttamente in alcuni componenti dei nuovi scarponi da sci prodotti dai marchi che fanno capo al nostro Gruppo, come solette inserite all’interno dello scafo, rinforzi dei gambetti, punte e tacchi delle suole e spoiler posteriori.

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