- Dicembre 9, 2023
- 7:00 am
Piolet d’Or russo ad Alexey Sukharev, Ratmir Mukhametzyanov e Alexander Parfenov per la nuova via sul Military Topògraphers Peak
Gli alpinisti Alexey Sukharev, Ratmir Mukhametzyanov e Alexander Parfenov hanno vinto il Piolet d’Or russo per l’apertura di “Lost World” sul Military Topògraphers Peak
È stato assegnato il Piolet d’Or russo, l’onorificenza che viene assegnata alla migliore ascensione alpinistica dell’anno compiuta da un alpinista o un team di alpinisti russi. Ad aggiudicarsi l’edizione 2023 del riconoscimento Alexey Sukharev, Ratmir Mukhametzyanov e Alexander Parfenov per la prima salita di “Lost World”, lungo la parete sud-ovest del Military Topògraphers Peak (6873 metri). Parliamo della terza vetta per altezza nella catena del Tien Shan Centrale. Una montagna per nulla scontata, dove non esistono possibilità per salite semplici. Basti dire che prima che venisse aperta “Lost World” esistevano solo quattro vie di salita. “Colpa” sicuramente della sua altezza, che la rende meno appetibile di altre montagne, ma non solo. “È stata la scalata più difficile della mia vita”ha commentato Ratmir Mukhametzyanov, dopo aver ritirato il premio. “È stata una spedizione molto impegnativa che ha richiesto un approccio impegnativo su una grande parete”.
In totale i tre hanno impiegato sette giorni di scalata per compiere l’ascensione, dal primo agosto al 7, quindi altri due per rientrare al campo base.
Premio Steel Angel 2023
Premiata, nel contesto del Piolet d’Or russo, anche la miglior salita femminile dell’anno con il riconoscimento “Steel Angel. Quest’anno a ricevere il titolo Galina Terentyeva e Olga Lukashenko che sono riuscite a completare la salita in libera di Perestroika Crack. Una via di 900 metri che si sviluppa sullo Slesov Peak (4240 metri) e raggiunge una difficoltà di 7b. Per completare l’ascensione le due ragazze hanno impiegato circa 21 ore, con un bivacco in parete. L’obiettivo delle due era quello di salire in giornata ma sono state ostacolate dall’arrivo del maltempo. Ci troviamo nella catena del Pamir-Altai, dove già Lynn Hill approcciò questa linea in libera nel 1994, insieme a Greg Child, segnando la prima libera femminile.