Omar Di Felice in volo verso l’Antartide

È partito qualche giorno fa dall’Italia l’ultraciclista romano Omar Di Felice. Dopo aver raggiunto Punta Arenas, in Cile, oggi è previsto il volo che porterà in Antartide, che intende attraversare in solitaria e in bicicletta.

Qualche giorno fa ha raggiunto Punta Arenas, in Cile, Omar Di Felice. Arrivato qui, all’estremo sud del continente americano, ha iniziato un lungo lavoro di preparazione materiali. In Antartide sarà solo e nulla deve essere lasciato al caso.

Oggi è previsto il volo che lo porterà sul continente antartico, a un anno esatto dal primo tentativo. Ultraciclista romano, dopo anni di esperienze e avventure praticamente in ogni continente, sempre alla ricerca del freddo, Omar si è prefissato un obiettivo importante: attraversare l’Antartide in bici, passando per il Polo Sud. Il suo è un progetto ambizioso, che porta con sé un risvolto divulgativo ancora più ampio focalizzato sulla sensibilizzazione verso la crisi climatica.

Un sogno che si realizza

68 saranno i giorni che avrò inizialmente a disposizione per attraversare l’Antartide” racconta. “Se però penso a quanti ne ho investiti lavorando a questo progetto, allora posso tranquillamente parlare di ‘anni’. Non posso contare le notti passate lavorando ad ogni singolo dettaglio, sin dalle fasi in cui questo era solo un sogno e il solo trovare il modo di finanziarlo per realizzarlo, occupava ore preziose”. Un focus che, ovviamente, è stato ancora più forte negli ultimi mesi. “Negli ultimi 60 giorni mi sono allenato duramente come mai prima d’ora. Ho cercato di non lasciare nulla al caso, curando ogni più piccolo e, apparentemente ininfluente, dettaglio. E quando sentivo di essere arrivato allo sfinimento massimo, nel dubbio, andavo avanti ancora un po’. Ho dedicato ogni istante del mio tempo e ogni più piccola energia al sogno antartico: se dovessi tornare a casa anzitempo, anche questa volta, vorrò farlo consapevole di aver fatto tutto quello che era nelle mie possibilità per non avere rimpianti”. Il suo obiettivo è quello di essere il primo ciclista a riuscire ad attraversare l’Antartide. “Certi obiettivi richiedono costanza, dedizione e perseveranza. Per quanto quasi impossibile possa risultare, so che c’è una piccolissima percentuale di probabilità di riuscita per cui vale la pena continuare a sognare”.

In totale autonomia

Se fino a Punta Arenas Omar è stato accompagnato dall’amico fotografo Luigi Sestili, in Antartide sarà solo. Il ciclista si muoverà in totale autonomia, avendo con sé tutto quanto necessario per sopravvivere. “La slitta sarà il mio bagaglio fondamentale e servirà per trasportare i quasi 90 chili di cibo oltre a tutto il necessario per sopravvivere oltre due mesi” spiega. “Tra tutte le cose le Haribo, edizione Super Mario (portafortuna che in America ha funzionato) e un ‘pacchetto natalizio’ con alcune monoporzione simboliche di Pandoro e Panettone per il Natale più isolato della mia vita”. Tutto il necessario, più qualche chicca, per vivere a oltre -40 gradi di temperatura in uno dei luoghi più remoti del Pianeta.

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