Nuova cabinovia Civetta-Passo Giau, un progetto da 33 milioni di Euro

Sono 33 i milioni di Euro destinati al progetto per la realizzazione della nuova cabinovia che collega il Civetta a passo Giau.

Nessun passo indietro da parte della Regione Veneto sull’impianto di cabinovia che collega il Civetta con il passo Giau, contenuto nel progetto del nuovo Piano Neve in fase di progettazione, che potrebbe essere pronto in tempo per le Olimpiadi invernali del 2026.

L’assessore Federico Caner, responsabile del turismo e dei trasporti a fune in Regione, ha chiarito che il nuovo Piano Neve non sarà modificato per questo specifico intervento, ma che andrà a regolarizzare situazioni già esistenti di impianti e piste. L’obiettivo principale è la sostenibilità ambientale e ridurre la dipendenza dall’uso dell’auto nelle zone montane. Caner ha inoltre sottolineato che gli impianti dovrebbero essere utilizzati tutto l’anno, contribuendo a preservare l’ambiente.

Tra favorevoli e contrari

Il progetto Civetta-Giau è attualmente in fase di studio di fattibilità, ma grazie al finanziamento di 33,5 milioni di euro da parte del Governo sarà possibile procedere con gli step successivi. Questi fondi sono destinati al collegamento della Ski Area del Civetta con la Ski Area Cinque Torri e alla realizzazione di bacini idrici per l’innevamento. Il progetto prevede una rete sopraelevata che consentirà di spostarsi tra le vette, inclusa la Marmolada e il Trentino.

Le opposizioni, però, non ci stanno e hanno lanciato un allarme: il progetto, a loro dire, potrebbe interferire con i siti protetti di Rete Natura 2000. I consiglieri in quota Partito democratico, Jonatan Montanariello e Francesca Zottis, hanno annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione in merito, chiedendo chiarezza sulla compatibilità del piano con la tutela dell’ecosistema circostante l’opera.

Caner ha assicurato che il progetto Civetta-Giau non presenta profili di rischio e che i vincoli ambientali sono meno restrittivi rispetto a un precedente piano, cancellato due anni fa. L’impianto in questione, secondo l’assessore, non è incompatibile e le accuse mosse riguardano un progetto diverso che prevedeva il passaggio per Arabba e il monte Cherz. Caner ha poi ribadito l’urgenza di non rinunciare ai collegamenti montani, sottolineando come l’ostacolarne la realizzazione possa aggravare lo spopolamento già in atto nei comuni di alta quota. Ha infine precisato che l’impianto da Selva al Giau, nonostante sia di arroccamento senza pista da sci, è parte di una rete di impianti collegati, il cui impatto sarà soggetto a una valutazione accurata.

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