Monte Fuji: nuove regole e limiti di accesso per tutelare l’ambiente naturale

Il governo del Giappone ha introdotto nuove regole e limiti di accesso per tutelare l’area naturale del Monte Fuji, la più importante e famosa montagna del Paese.

Nel tentativo di preservare l’ambiente naturale del Monte Fuji, una delle principali attrazioni turistiche del Giappone, il governo giapponese ha introdotto nuove misure restrittive. A partire dall’estate del 2024, infatti, i visitatori che desiderano scalare la montagna simbolo del Paese attraverso i sentieri più popolari, in particolare il sentiero Yoshida, dovranno affrontare limitazioni sia in termini di numero sia in termini economici. Il sentiero Yoshida, noto per la sua facilità di accesso da Tokyo e per i numerosi rifugi che offrono alloggio e pasti lungo il percorso, vedrà l’introduzione di una tassa di ingresso e un limite di 4.000 escursionisti al giorno a partire dal 1° luglio, in coincidenza con l’inizio della stagione estiva di arrampicata di 70 giorni. Inoltre, sarà vietato iniziare l’ascesa tra le 16:00 e le 2:00 del mattino.

221mila visitatori in un anno

Questa decisione segue un numero senza precedenti di visitatori registrati nel corso dell’ultimo anno, con più della metà dei 221.322 scalatori che hanno scelto il sentiero Yoshida per la loro ascensione. L’aumento dei turisti sulla montagna ha portato a un accumulo di rifiuti e ingorghi lungo il sentiero, causando incidenti e feriti, oltre a preoccupazioni per la sicurezza degli escursionisti inesperti vicino alla vetta, dove le strutture di supporto sono più rade.

Il nuovo costo del biglietto di accesso non è ancora stato annunciato, ma si prevede che verrà comunicato entro fine febbraio. I proventi derivanti dalla tassa d’ingresso saranno utilizzati per la costruzione e il restauro di rifugi lungo il sentiero, che potrebbero servire in caso di eruzione vulcanica, e per la manutenzione delle infrastrutture escursionistiche. Dal 2014 era già in vigore una raccomandazione per i visitatori, invitati a contribuire volontariamente con 1.000 yen (circa 6 euro) per la conservazione del sito.

Le autorità giapponesi sperano che queste misure possano contribuire a proteggere il delicato ecosistema del Monte Fuji, riducendo l’impatto negativo del turismo di massa garantendo al contempo la sicurezza e il benessere degli escursionisti. 

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