La nuova sfida con bici, sci e kayak di Lorenzo Barone in Scandinavia

Nuova avventura per Lorenzo Barone, che in quetsi giorni è partito per i paesi scandinavi dove inizierà il suo viaggio con bici, sci e kayak

Questo inverno vivrò forse una delle esperienze più belle e allo stesso tempo più impegnative della mia vita. Nell’ultimo anno ho rivalutato il mio concetto di avventura ed ho capito che non è realmente importante il “dove” ma il “come”. L’entusiasmo che percepisco vivendo determinate esperienze non deriva quasi mai da condizioni che già conosco, bensì da ciò che per me è totalmente nuovo” è con queste parole che Lorenzo Barone ha annunciato la sua nuova avventura nei paesi scandinavi, che segue quelle in Islanda e nel Boreneo.  

La partenza nei giorni dall’Italia, da dove ha raggiunto il 22 dicembre Flensburg, in Germania, tappa di partenza di un viaggio che lo porterà fino a Vardø, in Norvegia. 3.000 chilometri che Barone percorrerà in bicicletta, poi con gli sci e infine in kayak.

Ritengo la bicicletta il mezzo più comodo e veloce per coprire lunghe distanze, per questo i primi 1.600+ km mi serviranno solo per avvicinarmi al circolo polare Artico, trasportando con me tutto il materiale necessario. Durante la traversata di oltre 750 km con gli sci e la slitta voglio invece imparare il più possibile dal terreno e dall’ambiente circostante, testando alcuni materiali e tecniche che mi serviranno in futuro. Infine, inizierà l’avventura, quella vera, dato che uscirò totalmente dalla mia “zona di comfort”. Il solo pensiero di coprire la tratta finale di oltre 1.000 km con un kayak usato che comprerò in un piccolo villaggio nel nord della Norvegia, mi attrae ed entusiasma più di qualsiasi altra cosa” spiega Lorenzo.

Come si svolgerà il viaggio

Partenza, come detto, in bicicletta da Flensburg, con tappa a Oslo per “prendere un paio di scarponi polari di seconda mano che ho fatto spedire ad un contatto di un mio amico”.

A inizio gennaio secondo il programma, affidata la bici a qualcuno (“In caso contrario la lascerò nel mezzo di quelle foreste sconfinate e salverò la posizione per riuscire a ritrovarla”), per Barone inizierà la fase con gli sci e la slitta, “che acquisterò con una settimana di anticipo sul sito norvegese e che verrà spedita al post office del villaggio di arrivo” scrive. Questi 750 chilometri saranno divisi in quattro tappe, la più lunga di 380km, tutti lontani dai centri abitati. Sarà una tratta stupenda, attraverso zone remote e selvagge.

L’arrivo è al post office di Abisko, Svezia, dove troverà ad aspettarlo l’abbigliamento per il kayak che gli verrà spedito con qualche giorno di anticipo. Il kayak lo recupererà invece nel nord delle isole Lofoten da un signore che ha messo in vendita il proprio “e che quando gli ho scritto mi ha promesso di tenerlo da parte per me in un capannone fino al mio arrivo”.

L’ultima tratta in kayak la reputo il cuore di questo progetto e spero di aver considerato bene ogni aspetto – racconta Barone -. Negli ultimi due anni le minime di febbraio nella zona di partenza in kayak hanno toccato anche i -26/-28°C quindi non sarà facile gestire l’acqua che mi arriverà addosso a certe temperature, soprattutto le mani”.

C’è però un piano B in caso le condizioni si rivelassero proibitive: con sé Lorenzo avrà sempre gli sci, “che mi permetteranno di uscire dall’acqua e di trainare il kayak sulla neve per raggiungere sia villaggi dove caricare le scorte di cibo sia zone dove mettermi al sicuro dall’oceano”.

L’arrivo è a Vardø.

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