Cumbre! I ragni Luca Schiera e Paolo Marazzi in cima al Cerro Nora Oeste

I Ragni di Lecco sono riusciti in una salita rapidissima del Cerro Nora Oeste, inviolata vetta patagonica localizzata nel cuore del Campo de Hielo Norte.

“Incredibilmente cima del Nora Oeste”, è questo il messaggio inviato dai Ragni di Lecco Luca Schiera e Paolo Marazzi, in spedizione con Giovanni Ongaro e Andrea Carretta. Un successo che, per i due, arriva alla quarta spedizione sul ghiacciaio del Campo de Hielo Norte, dopo quelle effettuate nel 2019, nel 2020 e nel 2022. Quest’anno, inaspettatamente, il risultato è stato incredibilmente rapido con l’arrivo in cima nel giro di poche settimane dalla partenza della spedizione. A Schiera e Marazzi sono infatti stati sufficienti 5 giorni a piedi attraverso la Valle Neff, 2 giorni per arrivare alla base della parete e un solo giorno di scalata prima lungo la parete nord e poi lungo la sud del Cerro Nora Oeste fino alla vetta della montagna. Una scalata, si apprende dai primi dettagli, su ghiaccio e misto che li ha visti rientrate ai piedi della montagna lo stesso giorno. Qui hanno recuperato il materiale e hanno iniziato a preparare i bagagli per il rientro.

Il Cerro Nora Oeste

Larga due chilometri, con un versante nord caratterizzato da granito che si alza verticalmente per quasi un chilometro, il Cerro Nora Oeste è una montagna maestosa, nei sogni dei due Ragni di Lecco Luca Schiera e Paolo Marazzi da diversi anni. Inviolata, fino a pochi giorni fa, si trova nel cuore del Campo de Hielo Norte, il secondo ghiacciaio più esteso al mondo. Si trova nella Patagonia Cilena, tra l’Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande. Un ghiacciaio con una estensione di circa 4200 chilometri quadrati ricca di montagne e pareti ancora inesplorate.

Il sogno di Schiera e Marazzi

La prima volta in cui Luca Schiera e Paolo Marazzi hanno raggiunto il Campo de Hielo Norte è stata nel 2019, quando sono riusciti nella salita del Cerro Mangiafuoco, cima localizzata nel centro del ghiacciaio.  Nel 2020 poi, la scoperta del Cerro Nora Oeste. “L’avevamo visto da lontano mentre fra i crepacci cercavamo la strada verso un’altra montagna” spiega Schiera. “In quel momento non avremmo mai pensato che un giorno avremmo voluto provare a salire quella parete all’apparenza così repulsiva. In realtà il Cerro Nora Oeste ha un versante sud che appunto abbiamo visto, di misto e ghiaccio, e un muro di granito a nord largo un paio di chilometri e alto almeno 800 metri”. Ancora un’incursione sul ghiacciaio la compiono nel 2022, quando sono riusciti in una salita più semplice. Quest’anno poi il rapido successo sulla montagna a lungo sognata.

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